La startup di Roberto Macina inizia la sperimentazione nel negozio di via della Moscova. Qui ci racconta com’è nata l’idea
Qurami, startup accelerata all’interno di TIM #Wcap, ha chiuso un accordo con TIM per testare l’utilizzo della sua app nei negozi aziendali. Si inizia da Milano nel concept store di via della Moscova.
Qurami permette ai clienti del negozio di evitare inutili attese, mettendosi virtualmente in fila grazie a un numero elettronico prelevato sul proprio telefono. L’app Qurami li informa via via su quante persone ci sono prima e indica i tempi stimati per il proprio turno.
Selezionata alla Call for Partners
Qurami è stata selezionata da TIM #WCAP con la Call for Partners, iniziativa dedicata allo scouting di prodotti e servizi in fase avanzata di sviluppo o già sul mercato. L’idea nasce dalle lunghe attese nella segreteria universitaria di Roberto Macina, all’epoca studente di Ingegneria, oggi founder e CEO di Qurami. Un bisogno sentito sulla propria pelle, lo stimola ad inventarsi “un’app che facesse la fila al posto suo”.
Abbiamo chiesto a Roberto di raccontarci qualcosa di più su Qurami
L’intervista
Come descriveresti la tua startup?
Qurami è un’applicazione per smartphone che consente ai nostri utenti di mettersi in fila, presso tutte le strutture convenzionate o, meglio, come diciamo noi “quramizzate”, prendendo il classico “numeretto” tranquillamente con l’app e sapere in tempo reale quante persone ci sono prima del turno. Oggi Qurami è attiva in più di 500 strutture in tutta Italia tra aziende ospedaliere, come Humanitas di Milano e il Gemelli di Roma, pubbliche amministrazioni come il Comune di Milano o grandi aziende come Trenitalia, ENEL e TIM.
Perché avete deciso di puntare sulla vostra idea? Raccontaci la storia della tua startup e del tuo team.
Spesso nasce tutto da un’esigenza personale, l’idea mi è venuta in una delle tante file (e lunghe) che ho fatto nella segreteria studenti della mia università, serviva una soluzione smart… da questa intuizione ho partecipato a uno Startup Weekend. Da lì è successo di tutto, ho conosciuto chi ha fondato l’azienda con me e siamo partiti in questa che, oltre ad essere un’esperienza di vita e professionale incredibile, è una vera e propria avventura. Crescendo, oggi, siamo diventati 14, un team all’assalto di cui vado fierissimo e senza il quale oggi non avremmo raggiunto i risultati avuti ma soprattutto quelli che arriveranno.
Come ti vedi da qui a cinque anni?
Una cosa che ci insegna questa avventura è che si pianifica “alla giornata”, davanti a me vedo solo il prossimo passo, il prossimo cliente o la prossima novità che lanceremo. Tra cinque anni spero di vivere in un mondo con tanto Qurami attorno!
Quali vantaggi e opportunità ti ha dato la partnership con il gruppo TIM?
La partnership con TIM è molto importante per un’azienda come noi che, essendo B2B (per arrivare agli utenti abbiamo bisogno di contratti con le aziende). Oggi la partnership è iniziata con i negozi, speriamo di rilasciarne il più possibile nel più breve tempo possibile, ma stiamo lavorando per fare in modo che la cosa riguardi anche altri ambiti.
Perché ritieni che sia importante che le grandi aziende si aprano alle startup?
Credo sia un dato di fatto che la velocità con la quale una startup matura per il mercato riesce a “scaricare a terra” innovazione può essere maggiore di quella di una grande azienda strutturata a fronte di costi contenuti e una qualità mediamente molto alta.