Si chiama DriveTribe il nuovo progetto web di Jeremy Clarkson, ex conduttore di Top Gear. “È come You Porn, ma con le macchine”, ha detto lo stesso Clarkson, che vuole farlo diventare il principale aggregatore di contenuti motoristici presenti sul web
Un successo annunciato, per bocca dei suoi stessi ideatori: “Non avevo capito DriveTribe fino a quando Richard Hammond non ha detto che è come YouPorn, ma con le macchine”. Parola di Jeremy Clarkson, ex conduttore di Top Gear UK. Insieme ai colleghi James May e Richard Hammond, ha dato vita ad una nuova piattaforma social, attiva da pochi giorni. Si chiama DriveTribe appunto, e ha raccolto milioni di dollari di investimenti già prima della suo debutto online.
Nel team c’è anche il noto produttore televisivo Andy Wilman e l’imprenditore Ernesto Schmitt, con l’incarico di amministratore delegato. L’obiettivo di DriveTribe è quello di diventare, in brevissimo tempo, il principale aggregatore di contenuti motoristici sul Web. E a giudicare dai numeri fatti registrare nelle scorse settimane, la strada sembra essere quella giusta. La 21st Century Fox di Rupert Murdoch ha investito circa 6,5 milioni di dollari sul progetto, mentre oltre 5 milioni sono arrivati dai fondi Atomico e Breyer Capital.
Per gli appassionati delle quattro ruote
“I giocatori hanno avuto Twitch e i viaggiatori TripAdvisor”, spiega Hammond. “Gli appassionati di automobilismo non hanno mai avuto invece uno spazio online per confrontarsi, condividere video, commenti e informazioni”. È qui che si inserisce il progetto DriveTribe. “Ci sono 400 milioni di fan dei motori solo su Facebook”, aggiunge Schmitt.
Un potenziale enorme, che i tre imprenditori hanno deciso di sfruttare.
Il loro social network dedicato all’automobilismo (e ai suoi fan) è tutto in inglese. Al momento, grazie ai capitali investiti, DriveTribe è fruibile in maniera completamente gratuita. Anche se non è esclusa la possibilità di finanziarsi, in futuro, tramite pubblicità e brand content. L’accesso avviene tramite il proprio account Facebook e anche il funzionamento ricalca grossomodo quello del social network di Zuckerberg. Graficamente invece ricorda molto Instagram, data la grande importanza rivolta alle immagini.
Un social network per “tribù”
La vera novità è che su DriveTribe non troviamo semplicemente dei profili personali, ma delle tribù. Tutti i contenuti sono organizzati modo tematico (le tribù appunto), con articoli, approfondimenti, immagini e video. Si passa dalle tribù di personaggi e piloti famosi a quella che raccoglie le foto di cani in macchina, dalle auto del futuro alla tribù delle “Vintage Racecars”. E ancora, le auto giapponesi, il motocross femminile, i percorsi nascosti e una miriade di altri argomenti. Gli utenti possono seguire le loro tribù preferite, lasciare commenti o “bumps” (i classici cuoricini), condividere i post anche su altri social network e creare la propria tribù.
Migliaia di followers e tanti volti noti
Dopo Facebook, Twitter, Pinterest e Instagram, avremo voglia di iscriverci anche su DriveTribe? I suoi ideatori ne sono convinti. Intanto, possiamo dire che, secondo i dati ufficiali forniti dalla società, sono circa duemila le personalità del mondo dei motori (tra personaggi e brand) iscritte a Drive Tribe – con tanti volti noti, come il campione del mondo di Formula Uno Damon Hill – per un totale di 150mila followers. Vi unirete anche voi alla tribù?