Forse non è un cattivo segno: una startup scarafaggio è quella che sa resistere alle intemperie, alle crisi. Investimenti più mirati, e rischio controllato. E forse la consapevolezza che non ci sarà più così facilmente una nuova Facebook, o Uber.
La situazione è abbastanza kafkiana: le startup stanno provando la via dello scarafaggio. Cosa significa? Che dopo anni di grandi raccolti, per andare avanti devono abituarsi anche ai periodi di magra, e resistere alle difficoltà. Il 2016 sarà infatti – secondo alcuni – l’anno in cui gli investitori cominceranno ad essere più parchi e ad aprire i portafogli con molta meno leggerezza. La metafora dello scarafaggio non è nuova. Fu già utilizzata da Paul Graham nel 2008 in un celebre post del suo blog. Solo che quelli erano i tempi della crisi economica che però diedero vita a colossi come Facebook, Uber, Airbnb. Oggi la situazione è la stessa. Ma con meno capitali.
Cosa significa essere una startup scarafaggio?
Una startup scarafaggio è quella che continua a lottare e andare avanti nonostante i cambiamenti ambientali, le condizioni di mercato avverse e gli scenari di investimento pessimisti, proprio come uno scarafaggio. Sono quelle dimostrano di essere in grado di sapere dove si dovrebbero spendere i soldi e dove non si dovrebbe. Addirittura un giornale economico indiano dice che gli investitori oramai preferiscono startup con queste caratteristiche. Più solidità, più resistenza, anche a costo di meno scalabilità. Cosa caratterizza una startup scarafaggio? 5 caratteristiche.
L’era degli unicorni è finita, in Silicon Valley arrivano i conigli.
Ed è una cosa serissima
1) Non convincere i dipendenti con i soldi ma con le idee
In primis, non si deve cercare di attirare i dipendenti solo offrendo loro uno stipendio più alto, ma si deve far capir loro l’effettivo valore della propria idea e trasmetterne l’entusiasmo. Ai dipendenti bisogna vendere la propria visione, far loro capire che impareranno molto se laveranno in questa startup e che ciò vale molto di più di grandi uffici in edifici di vetro e di grandi buste paga (che comunque, non ci sono).
2) Evita il più possibile i costi fissi
Nella fase iniziale, c’è una regola che può far risparmiare un sacco di soldi: chi viene assunto dovrà portare il proprio computer portatile per ufficio. Ad esempio, la cifra da spendere per comprare e poi sostituire i pc per 20 dipendenti potrebbe essere invece utilizzata per assumere un membro del team in più, che sarà una vera e propria risorsa per la società
3) Spendi di più per internet e server
Mai risparmiare su certe cose. Un server cattivo potrebbe farvi perdere tutto il vostro lavoro, mentre una linea internet lenta potrebbe rendervi meno competitivi rispetto ai vostri concorrenti e farvi perdere in produttività del lavoro.
4) Vivi sempre al di sotto delle tue possibilità
Mai fare il passo più lungo della gamba, anzi meglio farlo sempre un po’ più corto. L’umiltà e il restare sempre con i piedi ben piantati in terra sono due caratteristiche fondamentali di uno startupper scarafaggio d’eccellenza. Parola d’ordine è risparmiare.
5) Metti al centro il prodotto/servizio non i fondi
L’ importanza di fornire valore non può mai essere ignorato. Grandi startup l’hanno messo al centro del loro lavoro. Se il punto centrale della vostra impresa è fornire i migliori servizi o prodotti che la gente possa usare, sarete una startup scarafaggio perfetta!