8 startup su 10 dicono che in Europa si sta meglio: mercato più grande, capacità di attrarre talenti, mercato del lavoro più ampio. Ma chi vuole andare via accusa l’Ue di avere troppa burocrazia
Il referendum ci sarà. Il 23 giugno i cittadini britannici saranno chiamati a scegliere se stare nell’Unione Europea o uscire, e i prossimi mesi saranno mesi di dibattito intenso su cosa sia meglio fare per la Gran Bretagna. Il dibattito sulla Brexit è accesissimo. Il tema interessa ovviamente anche alle startup inglesi, che in questi anni di europa unita hanno beneficiato sia per quanto riguarda il mercato, sia per il gran numero di founders che si sono trasferiti in Uk in cerca di capitali più facili e crescita più veloce. Non è un caso dunque se un sondaggio appena pubblicato condotto dall’associazione delle startup Coadec (il cui payoff recita The policy Voice of Startup) emerge che l’81% dei founder delle startup inglesi si sono detti contrari all’uscita dall’Unione Europea. 8 su 10. Una maggioranza schiacciante. La notizia è apparsa questo giovedì su Medium, in un post del direttore di Coadec, Guy Levin.
CHI HA PARTECIPATO AL SONDAGGIO
Il sondaggio ha coperto un campione di 175 membri di startup, di cui il 72% sono founders, il 12% ci lavorano e 11% sono investitori. E di questi il 71% hanno detto che la negoziazione condotta dal primo ministro David Cameron in Europa su un nuovo modello di Unione per gli stati membri non ha impattato per nulla sulle loro opinioni.
CheFuturo: Brexit, ovvero che succede se gli inglesi lasciano l’Europa.
Di Loretta Napoleoni
MA IL METODO LASCIA QUALCHE DUBBIO
Il motivo di questo plebiscito a favore dell’UE è presto detto. In UK ci sono founders da tutta Europa, l’ecosistema UK è nato grazie alla sua grande capacità di attrarre talenti da tutta Europa. E lì ci sono diversi founders italiani. Ma il sondaggio, da quello che si capisce, presenta grossi limiti di metodologia. Il campione appare troppo piccolo e sembra poco rappresentativo dell’intero ecosistema britannico.
Però va detto che un sondaggio analogo fatto qualche mese fa dal Tech London Advocates ha raccontato che addirittura l’87% dei founder sono contrari all’uscita dall’UE. E ancora un sondaggio di techUK ha detto che il 71% vuole rimanere. Certo, sono tutti con un rigore non ineccepibile, ma raccontano probabilmente quello che la maggioranza dei founders inglesi pensano davvero.
I MOTIVI DI CHI E’ CONTRARIO ALLA BREXIT
Ma perché i founders non vogliono uscire dall’Unione Europea? I motivi sono molteplici, a giudicare dal sondaggio.
1) Per mantenere l’accesso a un mercato unico molto più grande di quello britannico, con regole valide e uguali per tutti
2) Perché piace il mercato del lavoro mobile, che dà la possibilità di accedere facilmente a talenti da tutta Europa
3) Per avere un posto al tavolo delle decisioni in Europa
4) Ma anche per garantire a tutti maggiore stabilità e sicurezza
I MOTIVI DI CHI E’ FAVOREVOLE ALLA BREXIT
Chi vuole uscire invece dà due motivi principali.
1) Tornare ad avere sovranità in UK
2) In EU ci sono troppe regole e troppa burrocrazia