Il ministero dell’istruzione neozelandese ha deciso di favorire l’insegnamento e l’apprendimento della tecnologia in base alla richiesta crescente di laureati specializzati in questo settore
Se è vero che chi è nato negli anni 2000 è a tutti gli effetti un nativo digitale, è vero altrettanto che ha bisogno comunque di imparare al meglio come si usa la tecnologia in modo da poterne sfruttare tutte le potenzialità. La Nuova Zelanda ha fatto suo questo concetto e ha deciso di inserire nei programmi scolastici l’insegnamento della tecnologia digitale. La novità riguarderà anche quegli istituti scolastici in cui si è scelto di introdurre l’insegnamento di alcune materie in lingua Maori per favorire l’integrazione con la comunità indigena, con i suoi valori e la sua cultura.
La tecnologia protagonista dell’insegnamento
L’alfabetizzazione digitale appare sempre più importante per la crescita dei ragazzi e per il loro inserimento lavorativo. È per questo che il Ministero dell’Istruzione neozelandese ha deciso di farne parte integrante dell’istruzione di base: «È il primo cambiamento dei programmi dal 2007 e riflette l’impegno del nostro governo per sostenere le tecnologie del ventunesimo secolo nell’insegnamento e nell’apprendimento», ha detto Hekia Parata, ministro dell’istruzione della Nuova Zelanda. L’annuncio è arrivato durante il NZTech Advance Education Technology Summit che si è tenuto recentemente a Auckland e fa parte del piano strategico avviato dal governo chiamato “A Nation of Curious Minds: Te Whenua Hihiri i te Mahara”. Entro la fine del 2016 tutte le scuole avranno accesso a tutta la tecnologia disponibile per assicurare un apprendimento di alta qualità che possa sfruttare le potenzialità di una connessione ultraveloce. In questo modo le classi potranno essere connesse con una comunità più ampia e potranno avere a disposizione in maniera immediata ogni tipo di informazione.
Nuovi programmi entro il 2018
La scelta di promuovere questo cambiamento viene dalla necessità di mercato di avere laureati sempre più specializzati nell’uso delle più moderne tecnologie. Non tutto si può imparare all’università, però. È necessario iniziare a familiarizzare con alcuni dispositivi da quando si è piccoli in modo da poter aumentare la consapevolezza degli strumenti con la crescita e il perfezionamento degli studi. «Contiamo di continuare a lavorare con il settore informatico per assicurare un sistema di istruzione concentrato sul futuro e che possa essere di livello mondiale», ha aggiunto il ministro Parata. Per la fine del 2017 il ministero parlerà con gli stakeholders e disegnerà i nuovi programmi che andranno a cambiare in modo sostanziale il percorso di studi dei ragazzi. La riforma dovrebbe essere applicata in tutte le scuola neozelandesi entro il 2018.