Il ministero dell’istruzione ha firmato un accordo con Eppela e Fastweb per il finanziamento dei progetti innovativi delle scuole con il crowdfunding. Quando le campagne arriveranno a metà obiettivo, Fastweb finanzierà la somma restante, a fondo perduto
Le scuole proporranno dei progetti innovativi e cercheranno di finanziarli tramite il web, con la piattaforma Eppela. Quando la campagna di ogni singolo progetto arriverà a coprire metà obiettivo, Fastweb ci metterà il resto, erogando alla scuola, a fondo perduto, fino a un massimo di 10 mila euro. Così il progetto della scuola verrà realizzato. E’ il succo di FastUp School, l’accordo che il Ministero dell’Istruzione ha firmato questa mattina con Eppela e Fastweb per permettere alle scuole l’accesso a canali di finanziamento alternativi, come il crowdfunding, con la finalità di concretizzare gli obiettivi messi in campo dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
Che cosa è FastUp School
FastUp School nasce dalla volontà di accelerare le opportunità offerte alle scuole per avviare iniziative d’innovazione. L’ambizione del PNSD è quella di aumentare, sì, il cablaggio delle scuole, e quindi migliorare le infrastrutture, ma soprattutto di diffondere una “cultura digitale”. FastUp School darà spazio a idee e progetti innovativi per migliorare la didattica con l’aiuto del digitale. Per partecipare, le scuole dovranno presentare i loro progetti al Miur (che possono essere di tutti i tipi: dalle app ai corsi di formazione, dallo sviluppo di piattaforme digitali ai corsi di teatro con i droni). Tutte le proposte verranno presentate usando il sito Protocolli in Rete, e verranno vagliate dal team di Fastweb ed Eppela. Quelle che verranno accettate, cominceranno la campagna di raccolta fondi, con un processo che apre la scuola agli esterni, alla società civile, a chiunque voglia supportare le sue attività e iniziative. «Durante la campagna – precisa Fabio Simonelli di Eppela – ci sarà un advisor, quindi una o più persone che sosterranno le scuole nella progettazione della raccolta fondi.
Questo verrà fatto faccia a faccia, andremo nelle scuole per spiegare a professori e dirigenti scolastici cosa significa crowdfunding.
Fino 10 mila euro da Fastweb
A questo punto arriva il supporto di Fastweb: le proposte che copriranno con il crowdfuning il 50% dell’obiettivo stabilito avranno il finanziamento della società di telecomunicazioni che finanzierà i progetti a fondo perduto fino ad un massimo di 10.000 euro per progetto, con la proprietà della realizzazione che rimarrà alla scuola.
I progetti finanziati saranno seguiti per un anno dal team di Fastweb ed Eppela, che daranno delle indicazioni per la loro valorizzazione.
«Credo che la sola infrastruttura non basti – ha commentato questa mattina Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb, durante la presentazione del Protocollo al Miur – molto spesso diciamo che dobbiamo aumentare le autostrade digitali: io dico che dobbiamo aumentare le patenti digitali, ovvero le persone che non solo dominano la materia digitale ma riescono sfruttarla al meglio per vivere». Nel gergo si parla di “service adoption”, che sarebbe la penetrazione di internet e dei servizi digitali nella vita di tutti i giorni, nelle «quindi una penetrazione culturale che implica un cambiamento di sensibilità» ha sottolineato Sergio Scalpelli, Direttore Relazioni esterne di Fastweb, anche lui presente al Miur.
I primi progetti
Alcuni progetti candidati all’iniziativa erano presenti già questa mattina al Miur. Sono quattro scuole provenienti da Sesto San Giovanni, Perugia, Ercolano e Lissone. Dall’Istituto Superiore “A.Tilgher” di Ercolano, per esempio, arriva l’idea di LIP DUB, la realizzazione di un video musicale sul territorio. Sergio Lonoce, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “De Amicis” di Lissone, invece, ha presentato il progetto Drive Safely!, il progetto di un videogioco sull’educazione stradale. La professoressa Alessandra Ricci, dell’Istituto comprensivo di Sesto San Giovanni, ha proposto Theater 2.0, un progetto per un corso di teatro innovativo. Gli studenti, infatti, filmeranno con i droni le prove del loro laboratorio e con l’aiuto di un youtuber realizzare un video da condividere online. Mariangela Menghini dell’Istituto Comprensivo “Perugia 11 – G. Pascoli” ha illustrato LOSai che Scuola, dove LO sta per “Learning object”, materiali digitali “che possono essere realizzati come pagine internet, anche senza essere grandi conoscitori della programmazione”.
Alessandro Fusacchia, Capo di Gabinetto del Miur è intervenuto con un post su Medium sul nuovo protocollo: «Le buone idee hanno bisogno di strumenti, non solo di incoraggiamenti. – scrive Fusacchia – È questa, in sintesi, la filosofia che anima un protocollo con Fastweb ed Eppela che il Ministero ha siglato: i progetti innovativi più promettenti, dalle applicazioni utili all’apprendimento ai corsi di coding, dalle iniziative formative sull’utilizzo responsabile di internet ai canali per il dialogo scuola-famiglia, saranno sostenuti attraverso “collette digitali” (crowdfunding) la cui raccolta sarà incoraggiata grazie ad un cofinanziamento che “scatterà” quando la colletta avrà permesso di raccogliere il 50% del budget previsto per il singolo progetto presentato dalla scuola. Il protocollo vale, complessivamente, un milione e mezzo di euro (da utilizzare nell’arco di un triennio), e rappresenta un primo caso importante perché si spera che serva a “sdoganare” anche nel mondo della scuola questo strumento sempre più diffuso nel mondo dell’innovazione, anzitutto sociale».