La startup che fa incontrare la gente a tavola scommette sul 2016 e rilancia: “Ci apriamo a turismo e consolidiamo con i brand, sarà un anno di grandi sfide per la sharing economy”. Le novità di Gnammo
Lo chiamano #FoodHub. Una piattaforma in cui le varie declinazioni del cibo possano incrociarsi tenendo ben saldo il presupposto dell’incontro con gli altri. Sarà il 2016 di Gnammo, la piattaforma di social eating cofondata e guidata da Gian Luca Ranno, ormai riferimento assoluto per chi voglia organizzare un pasto a casa propria e aggiungere dei posti a tavola per la community. L’anno parte infatti con nuove scommesse per diversificare l’offerta del sito – arrivato ormai a più di 150mila utenti con 9mila eventi da 3.500 cuochi in mille città italiane – e rispondere a ogni curiosità degli utenti. Anche i più esigenti.
L’anno della maturità di Gnammo
“Il 2016 sarà l’anno della maturità – racconta Ranno a The Food Makers – dopo tre anni intensi che ci hanno portato ad essere leader in Italia del social eating, Gnammo in un percorso di continua crescita, si pone l’obiettivo di diventare un Food Hub, la casa di tutte le esperienze social legate al mondo della tavola. Dopo aver integrato con successo l’esperienza con i brand, che hanno portato tantissimi gnammers a tavola con i loro prodotti preferiti, dopo aver portato il cibo spaziale di AstroSamantha in tavola e aperto le porte di un museo alla community, arriviamo anche nei ristoranti e ci apriamo al mondo del turismo con le Special dinner. Un anno di grandi sfide, come per tutto il mondo della sharing economy italiana”.
Il 2016 sarà un anno di grandi sfide per la sharing economy italiana
1. Social eating
La ricetta che conosciamo meglio, rimane ovviamente il core business della startup torinese. Quella per organizzare o partecipare ad eventi che abbiano il cibo come protagonista, tutto all’interno della comunità, condividendo i posti a tavola per scoprire nuovi amici. Basta consultare il calendario, prenotare il posto, attendere la conferma del cuoco, pagare e sedersi a tavola.
2. Cene con i brand
Entra nel vivo una novità lanciata da qualche tempo con un certo successo. Si tratta delle rassegne speciali in cui un marchio dell’alimentare sceglie di presentare nuovi prodotti o servizi ai membri della piattaforma con inviti gratuiti a cena, omaggi e altre iniziative promozionali. Anche in questo caso c’è una nuova pagina dedicata ai brand.
3. Special dinner
Una sezione speciale, raffinata, nata pochissimo tempo fa dall’ingresso di Ceneromane in Gnammo. Special dinner raccoglie le possibilità di richiedere un evento in una selezione di posti particolari che si distinguono per storia, localizzazione, arte, esclusività. Insomma, è un po’ lo Gnammo in salsa Vip. Terrazze panoramiche, residenze di campagna, dimore di charme, natura e sport (che ne dite di una romantica cena in barca a vela?), cooking class, serate nei castelli: scegli la proposta più affascinante (spesso potendo selezionare anche uno specifico menu) e ti accordi con i proprietari sulla data della cena. Certo non un’esperienza da tutti i giorni.
4. Social restaurant
Ultima nata fra le novità di Gnammo. Sono stati i ristoratori più bravi e innovativi d’Italia a proporla. Non a caso, raccoglierà gli eventi organizzati in molti locali del Paese. La formula però resta la medesima: un tavolo dedicato agli gnammers – così si chiamano i membri della community – un menu studiato ad hoc e un’attenzione particolare da parte dello chef. Per mettere un piede fuori casa mantenendo il segreto del mangiare sociale.