Svolta green nel carrello della spesa degli italiani: dopo gli anni della crisi, torna la dieta mediterranea: in aumento olio, frutta e verdura, attenzione al bio e al km zero. Che fa ben sperare per il 2016
E’ una vera svolta green, quella che sta avvenendo all’interno del carrello della spesa degli italiani. Una serie di indicatori trend che vengono dal 2015 e si proiettano sul 2016, segnando il ritorno della dieta mediterranea. Più biologico, più olio, più frutta e verdura. E poi più chilometro zero, più denominazioni di origine.
Il ritorno della dieta mediterranea
Dunque, dopo anni di crisi, la dieta mediterranea torna sulle tavole. I dati sui consumi alimentari italiani nel 2015 parlano di un aumento gli acquisti di frutta (+4%) e olio d’oliva (+17%), di pesce (+5%), ortaggi freschi e pasta secca (+1%). Un primo bilancio Coldiretti parla di netta controtendenza rispetto agli anni della crisi, dove si era registrato un drastico crollo. Elaborazioni sulla base dei dati Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2015, indicano che dopo sette anni di calo i consumi alimentari in Italia «tornano a salire debolmente dello 0,3%, ma con un deciso orientamento a privilegiare cibi salutari, una storica inversione di tendenza dopo anni di tagli progressivi che avevano portato il consumi dei prodotti base della dieta mediterranea su valori da minimo storico». I consumi pro capite della frutta, ad esempio, erano scesi a circa 130 kg l’anno; nel 2015 si è attestata al primo posto nella spesa alimentare degli italiani con il 23%, pari a 99,5 euro per famiglia al mese.
La svolta green e bio nel carrello
In Italia il ritorno della dieta mediterranea è accompagnato da una vera svolta green nel carrello, dal biologico al chilometro zero fino alle denominazioni di origin». Se gli acquisti di prodotti biologici confezionati sono pari al 20% della spesa alimentare, circa 15 milioni di persone hanno scelto prodotti locali a chilometro zero; secondo l’indagine Doxa per Coop, inoltre, 2 italiani su 3 acquistano regolarmente prodotti tipici.
Bene anche all’estero
La dieta mediterranea si è affermata anche all’estero, con l’aumento dei consumi di ortaggi e frutta (11%), olio d’oliva (10%), pasta (9%) e vino (6%, record storico con un preconsuntivo di 5,4 miliardi di fatturato realizzati oltre i confini nazionali) e nel corso del 2015 i prodotti alimentari made in Italy hanno raggiunto il record storico delle esportazioni, pari a circa 36 miliardi di euro (+7%).
Le buone abitudini in un libro
La dieta mediterranea sarà anche protagonista di un nuovo libro che insegna a osservare corrette abitudini a tavola, fin da bebè. “Mangiar sano con la dieta mediterranea. Dallo svezzamento all’età adulta” (Cuzzolin Editore), della biologa Fiorella de Pascale, è protagonista di una tavola rotonda su “Uno stile di vita sostenibile”, in programma presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati il 14 gennaio alle 10 (la presentazione prevede l’intervento della presidente della Camera, Laura Boldrini). Al tavolo dei relatori anche lo chef Nino Di Costanzo.