Durante la training week le startup affronteranno anche lezioni dedicate alla creazione del modello di business e del piano di sviluppo, e sulle tecniche di presentazione dei progetti agli imprenditori
Via alla settimana di formazione di BioUpper, il programma di Novartis Italia e Fondazione Cariplo a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare un’impresa nel settore delle scienze della vita, che quest’anno, alla sua seconda edizione, ha raccolto il 30% di candidature in più rispetto al 2015 (151), a conferma della validità della sua formula innovativa. Sono stati 17 i team selezionati da BioUpper, con la collaborazione di PoliHub, l’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, che fino al 17 dicembre avranno la possibilità di vivere una delle fasi più accese del programma. Durante la training week, le startup si confronteranno con le reali esigenze del mercato per entrare appieno nello spirito dell’iniziativa. I 17 team affronteranno lezioni dedicate alla creazione del modello di business e del piano di sviluppo, tecniche di presentazione dei progetti agli imprenditori, workshop di confronto e incontri ad hoc al fine di prepararsi al meglio per la presentazione finale di fronte alla Giuria, prevista per il 10 gennaio 2017.
Da ricercatori a imprenditori
«Con BioUpper partiamo forti dei risultati della prima edizione, in cui ci siamo cimentati in un esperimento ambizioso: accompagnare i ricercatori in un percorso virtuoso che li sta trasformando in neoimprenditori in un settore strategico e ad alto valore aggiunto come quello delle bioscienze. Ai partecipanti della training week di questa seconda edizione chiediamo di essere visionari e coraggiosi, per affrontare le sfide del mercato e diventare i leader del futuro» commenta Rossana Bruno, Institutional Media Relations & Brand Communications Manager di Novartis.».
17 team da 9 regioni
I partecipanti provengono da 9 regioni: la zona più rappresentata è la Lombardia con 5 progetti selezionati. Seguono con due progetti ciascuna, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Toscana. Presenti anche, Basilicata, Campania, Liguria e Veneto con 1 progetto a testa. Di queste idee, tre appartengono all’ambito delle biotecnologie, dieci a quello dei dispositivi medicali e quattro al settore dei servizi orientati al paziente. Inoltre, due dei team selezionati, hanno recentemente partecipato ad Hacking Health, movimento internazionale impegnato nel mondo della salute e della cura, che anche in Italia promuove l’innovazione, stimolando la co-creazione tra il mondo della ricerca e della clinica e quello accademico.
Innovazione e scalabilità
La scelta è stata compiuta seguendo questi criteri, elementi elementi chiave per la valutazione dei potenziali investitori, per i quali ogni progetto life science deve includere anche competenze manageriali per poter vivere sul mercato.
- Soddisfacimento di un bisogno/necessità.
- Innovatività della soluzione.
- Impatto tecnologico.
- Fattibilità tecnica e sostenibilità economica
- Qualità e competenze del team.
- Scalabilità/replicabilità.
Di fronte ai business angel
Il percorso di formazione ha l’obiettivo di aiutare le startup a presentare le loro idee in maniera più attrattiva, preparandoli al momento in cui si troveranno a esporre i loro progetti di fronte ai business angel, che li giudicheranno sulla base di indicatori economici spesso sconosciuti a chi si è sempre confrontato solo con il mondo della ricerca.
Dieci progetti per l’accelerazione
Al termine della presentazione, la Giuria, costituita da rappresentanti del mondo industriale, della ricerca, della finanza e delle istituzioni attivi nello sviluppo di nuove imprese, selezionerà le 10 proposte che accederanno al programma bimestrale di accelerazione.
Obiettivo dell’accelerazione è supportare i team a predisporre e rendere efficace la fase del go-to-market, ovvero l’ingresso del progetto sul mercato. Il programma è calibrato su ciascuna idea d’impresa, sulla base del ciclo di vita del prodotto/servizio proposto ed è composto da: lavoro in laboratorio, tempo di incubazione, visite guidate ad aziende e distretti anche esteri.
Questa fase si terrà in Cariplo Factory, realtà innovativa, realizzata grazie all’impegno di Fondazione Cariplo a Milano per favorire lo scambio tra gli startupper, nella quale i partecipanti potranno trovare ulteriore supporto per perfezionare le strategie internazionali e trovare i capitali necessari alla crescita, attraverso l’ecosistema costruito con partner tecnologici, fondi di Venture Capital e grandi multinazionali.
50 mila euro a supporto dell’idea di business
Una volta concluso quest’ultimo step, ciascun team sarà chiamato a presentare i propri risultati. I tre migliori riceveranno un contributo di 50mila euro ciascuno, che permetterà loro di usufruire in modo personalizzato di ulteriori consulenze, servizi e attività per lo sviluppo della propria idea di business, così da facilitare il percorso di accesso al mercato.