Report dalla città britannica dove la startup calabrese del turismo ha raccontato la propria esperienza al Culture in Numbers di Leeds
Cosa succede quando una grande città, che ha deciso di credere negli open data, e un’app che si basa su di essi si incontrano? È esattamente quello che è successo a “Culture in Numbers”, l’evento che si è svolto presso la sede dell’Open Data Institute di Leeds, in Gran Bretagna, e che ha coinvolto Viaggiart, l’app italiana che permette grazie alla geolocalizzazione di far conoscere monumenti, beni culturali e eventi di rilievo intorno a se direttamente dal proprio smartphone o tablet.
L’incontro, che fa parte di una serie di iniziative denominate “In Numbers”, è sponsorizzato dal progetto Leeds Data Mill, un’iniziativa della municipalità di Leeds nell’ambito delle smart cities che ha voluto anche i fondatori dell’app calabrese tra gli speaker invitati a discutere del rapporto tra Open Data e politiche culturali.
Insieme a Giuseppe Naccarato e Stefano Vena, i due fondatori di Viaggiart, era presente a Leeds anche Leo Donato, advisor dell’Enterprise Europe Network e rappresentante di Viaggiart per il Regno Unito. Proprio a Viaggiart è stata dedicata una delle sessioni pomeridiane, con l’intervento di Stefano Vena che ha spiegato il lavoro fatto sugli open data del Mibact e come l’app sia stata finora utilizzata dagli utenti, che premiano anche mete meno conosciute insieme ai grandi monumenti e ai più famosi beni culturali d’Italia.
“È stata una grande soddisfazione – ha spiegato Stefano Vena – illustrare il progetto Viaggiart e come abbiamo deciso di puntare sui beni culturali fornendo un servizio utile ad arricchire la scoperta e la fruizione del nostro patrimonio artistico da parte dei turisti. Questo incontro ci ha permesso di confrontarci con realtà molto importanti per quanto riguarda l’utilizzo degli open data in campo culturale e ci fa piacere che ci siano città come Leeds che credono fortemente nell’utilizzo dei dati per aiutare la cultura”.
I fondatori di Viaggiart hanno inoltre reso noto che, nei prossimi mesi, l’app e la piattaforma desk saranno disponibili anche in Inghilterra: “Stiamo lavorando sulla piattaforma – ha spiegato Giuseppe Naccarato – per aprirci anche al mercato estero ed europeo. Siamo a buon punto per quanto riguarda alcune città del Regno Unito, che stiamo mappando in questi giorni, e l’intenzione è quella di allargarci anche ad altre nazioni. Lo testimonia il fatto che nel mese di marzo saremo presenti anche allo SMAU Berlino come una delle eccellenze tecnologiche scelte per rappresentare l’Italia”.