Una nuova “moneta” per dormire in città diverse dalla propria. Molto semplice e immediata: la notte. Un tempo l’avrebbero definito baratto: “Io ti do una notte a casa mia, tu una a casa tua”. In logica Homexchange. Ma affinata. Come Airbnb. Ma senza soldi. La startup francese, ormai avviata anche in Italia e in altre decine di Paesi, si chiama Nightswapping. E supera anche le restrizioni del classico “scambio casa”: “Il fondatore Serge Duriavic – racconta Clara Costa, responsabile per il mercato italiano – ha provato Homexcange e ha pensato di attivare un servizio che non impone lo scambio contemporaneo”.
La moneta alternativa per viaggiare
Come? Istituendo una moneta alternativa: “In pratica se ospito ma non vengo ospitato accumulo notti che posso spendere in altri momenti”. Basta registrarsi sul sito, caricare la propria casa o camera da scambiare e cercare una casa o camera nel luogo dove si vuole andare. E se non si hanno ancora crediti? “Le notti sono acquistabili ma non c’è scambio di denaro tra le parti, solo scambio di crediti”. Che costano poco: da un minimo di 7 a un massimo di 49 euro a multipli di 7. “Per questo il prezzo massimo di una notte è 7 crediti, quindi 49 euro, indipendentemente dal numero degli ospiti – prosegue Clara – quindi abbiamo intere baite per 20 persone a 49 euro a notte”. Il numero di crediti a notte è calcolato in base a diversi parametri: dalla posizione, alla superficie, fino alla cura dei dettagli.
Due milioni di euro di investimento
L’unico scambio di moneta reale consiste nei 9 euro e 90 di spese fisse per prenotazione che l’ospite paga alla piattaforma. Che comprende però anche un servizio di costumer care che segue l’utente dal momento della prenotazione a quello della consegna chiavi. La startup, nata a fine 2012, è stata eletta migliore startup francese del 2014 e ha ricevuto due milioni di euro di investimento. Sono 130 i Paesi attivi, e 60mila i membri registrati, con un aumento di 10mila membri al mese. Gli alloggi inseriti sono oltre 10mila, di cui il 155 in Italia, nelle principali città: “Ma c’è anche offerta di molte case inusuali da pagare in “notti” – conclude – da quella sull’albero, alle torri, fino alle barche”.