Intervista a Roberta Cocco di Microsoft che spiega come il progetto Nuvola Rosa voglia contribuire a ridurre il gap tra maschi e femmine nelle discipline tecnico-scientifiche che nel nostro Paese registra un valore tra i più alti del resto d’Europa
Per molti ragazzi, appena usciti dalle aule scolastiche, è tempo di scegliere il percorso da intraprendere all’Università. Quale facoltà preferire in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro? Se i ragazzi sono da sempre orientati anche verso le materie scientifiche e spesso si iscrivono ingegneria e informatica, non è così per le ragazze. I numeri non lasciano scampo. Il gap tra maschi e femmine nelle discipline tecnico-scientifiche nel nostro Paese è più alto del resto d’Europa. Le laureate in materie scientifiche in Italia sono solo il 9,9%. Proprio per colmare questo gap e far comprendere quanto ci sia di creativo e stimolante nelle materie STEM è nata Nuvola Rosa, un’iniziativa ideata da Microsoft, e supportata dal sostegno di numerosi partner nazionali e internazionali, che incoraggia le ragazze, con workshop, lezioni e seminari a intraprendere il percorso scientifico. Nuvola Rosa, dopo le edizioni di Firenze e Roma quest’anno è arrivata a Milano e ha coinvolto quasi 2000 giovani donne prevenienti da tutto il mondo facendole partecipare a oltre 150 workshop tenuti da più di 50 speaker. Una tre giorni che ha coinvolto tutta la città, dai padiglioni di Expo, alle cinque Università milanesi e ha battuto tutti i record delle precedenti edizioni in termini di visibilità e successo. Abbiamo chiesto a Roberta Cocco, Direttore Progetti di Sviluppo Nazionali per l’area Western Europe – Microsoft e ideatrice di Nuvola Rosa, perché è importante che le donne imparino a utilizzare le tecnologie e in che modo le grandi aziende possono aiutarle
Nuvola Rosa è cresciuta moltissimo nei suoi tre anni di vita. Nella prima edizione a Firenze le ragazze erano 400, quest’anno a Milano il numero è quadruplicato. Perché è importante diffondere e far crescere un’iniziativa come Nuvola Rosa?
Nuvola Rosa è nata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di colmare il divario di genere nella scienza, nella tecnologia e nella ricerca. I percorsi tecnico-scientifici offrono infatti alle giovani donne straordinarie opportunità professionali e garantiscono al contempo un’equa presenza di genere nell’industria, nell’economia, nella politica e nella vita sociale attiva. Quest’anno abbiamo accolto a Milano 2000 ragazze proveniente da tutto il mondo e abbiamo erogato più di 150 corsi per farle avvicinare alla tecnologia e al digitale. È stata un’esperienza straordinaria, e sono molto orgogliosa del lavoro che abbiamo svolto, grazie anche al coinvolgimento diretto di tante imprese e al supporto di importanti istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali, come UN WOMEN, UNESCO e ITU.
Perché le ragazze dovrebbero scegliere un percorso universitario e lavorativo tecnico-scientifico?
Innanzitutto perché stiamo vivendo in un mondo sempre più digitale che offre ampie opportunità professionali in campo tecnico-informatico. Fare in modo che i nostri giovani possano accrescere e migliorare le loro competenze digitali significa quindi facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Il nostro Paese, la nostra economia, nostre organizzazioni hanno bisogno di persone capaci di ideare ed erogare nuovi servizi digitali ai cittadini e promuovere la digital transformation delle imprese, aiutandoci a competere nei nuovi scenari internazionali e migliorando al contempo la qualità della nostra vita. Le ragazze hanno creatività, entusiasmo e passione e possono aiutare il nostro Paese a crescere in questa direzione. Eppure, i dati che abbiamo relativi alle laureate in materie scientifiche sono ancora sconfortanti. Il divario di genere si fa sentire in questo settore molto più che in altri ambiti, anche se le giovani donne riescono spesso ad ottenere risultati migliori dei loro colleghi. Capita addirittura che le ragazze si lascino condizionare da falsi stereotipi e scartino un percorso tecnico-scientifico perché ritenuto prettamente maschile. Credo che il nostro Paese abbia bisogno di un cambiamento culturale. Nuvola Rosa va in questa direzione: avvicinare le giovani donne al digitale e alle nuove tecnologie significa adoperarsi per costruire un futuro migliore.
Come può il digitale aiutare le donne a conciliare la vita lavorativa con quella familiare?
Lo smart working è fondamentale per aiutare le donne a gestire le molteplici attività professionali e personali. La mia postazione di lavoro sono ormai i miei device; con il mio smartphone e il mio computer surface posso non solo lavorare in senso tradizionale, ma essere sempre in contatto con i miei figli su skype e con colleghi, grazie a Lync e alle applicazioni di comunicazione integrata, ovunque mi trovi: a casa ma anche mentre sono in palestra con mio figlio o in vacanza con la mia famiglia. In questo modo posso organizzare le mie giornate coordinando i miei impegni lavorativi e personali, senza trovarmi a fare delle rinunce. Ho 3 figli, e la tecnologia è il mio miglior alleato, mi aiuta davvero aiutata come mamma e come professionista .
Che cosa può fare un’azienda per fare della diversity un punto di forza?
La diversity intesa come rispetto delle caratteristiche di ogni singolo dipendente è fondamentale, perché riesce ad arricchire l’azienda e a soddisfare al contempo le esigenze dei singoli. In Microsoft il 50% del leadership team è donna, di cui molte mamme, a dimostrazione di come sia possibile raggiungere obiettivi importanti senza penalizzare la sfera personale. Credo anzi che la maternità valorizzi le donne, perché le aiuta a capire come focalizzarsi sugli obiettivi da raggiungere. La nostra azienda ha investito nel supporto alle madri, e più in generale nei benefit a tutti i dipendenti, con strutture e servizi dedicati, dall’asilo nido alla mensa con servizio take away, e i risultati sono ottimi.
Quest’anno tra le partecipanti c’erano giovani provenienti da ogni Paese del mondo, universitarie e liceali. Quale augurio vuole fare alle ragazze che hanno appena concluso il liceo e che stanno scegliendo il percorso di studi universitario?
Di seguire i loro sogni e non farsi influenzare mai dai pregiudizi. Ma anche di essere realiste e di cercare da subito di individuare un percorso che offra anche degli sbocchi interessanti. Qualunque sia la loro scelta, l’importante è che la loro curiosità resti sempre accesa, per imparare sempre cose nuove e per restare al passo con l’innovazione digitale. E l’ultimo augurio che mi sento di rivolgere loro è di eccellere in quello che decidono di fare. Noi donne siamo speciali, dimostriamolo ogni giorno.