Un amore per Coppi e Bartali, poi l’Argentina. La passione per il ciclismo passa al nipote, uno dei tre fondatori della bici 2.0, che su Kickstarter ha raggiunto il goal in meno di 5 ore.
Il Giro d’Italia, la Vuelta a España, il Tour de France, l’amore sportivo per Coppi e Bartali, e poi la decisione di lasciare l’Italia per cercare terre da coltivare in Argentina. Anni dopo la passione viene trasmessa al nipote, Augustin Augustinoy, che a Cordoba incontra la voglia di innovare di Lucas Toledo ed Eric Sevilla.
«Tutto è nato tre anni fa – racconta a StartupItalia Gabe Nudel, direttore della comunicazione del progetto – durante lo sciopero dei mezzi pubblici che ha bloccato tutta l’Argentina. Le persone non potevano più recarsi a lavoro, non potevano più andare dal medico o a fare la spesa. Una situazione terribile. Così i tre fondatori si sono messi a cercare una soluzione che favorisse lo spostamento dei cittadini nelle grandi metropoli».
Gi FlyBike: questo è il nome del progetto nato dall’incontro tra Lucas (imprenditore appassionato di tecnologia), Augustin (designer industriale) ed Eric (business expert). «Gi FlyBike è nata cercando di intercettare i nuovi bisogni dei cittadini metropolitani – incalza Gabe – poiché con la tecnologia è cambiato tutto, anche il nostro modo di passeggiare per strada. Si doveva dare quindi una risposta ai classici problemi della mobilità, e alle nuove esigenze». Il design unico e le caratteristiche della bicicletta hanno da subito conquistato gli appassionati, che su Kickstarter hanno contribuito in massa, facendo raggiungere l’obiettivo fissato a 75 mila dollari in meno di 5 ore. Mancano 18 giorni alla chiusura della campagna di crowdfunding, e, ad oggi, si sfiorano i 250 mila dollari raccolti.
Com’è fatta Gi FlyBike
La bicicletta ha un telaio in lega di alluminio aeronautico, leggero, elegante e innovativo, e una massa di circa 16,5 chilogrammi. Con un motore da 250 W, posizionato nel mozzo posteriore, e con la batteria da 36 V integrata nella parte superiore obliqua del telaio, Gi FlyBike vanta un’autonomia di circa 60 chilometri con una ricarica, ed una velocità di pedalata assistita che può raggiungere i 20 chilometri orari. Niente catena, ma una silenziosa cinghia esente da manutenzione, una sella con ammortizzatore e ruote antiforo da 25 pollici. La bicicletta possiede anche un innovativo sistema antifurto nella ruota posteriore, un GPS connesso con lo smartphone, nel quale si può scaricare l’applicazione di Gi FlyBike, freni a disco e luci anteriori e posteriori, regolabili dall’app. La bici può essere piegata e chiusa in un secondo, attraverso una leva posta nel centro, vicino ai pedali.
I prossimi step del progetto
«Oltre concludere nel miglior modo possibile la campagna Kickstarter, dobbiamo sbrigare alcune beghe burocratiche nell’immediato – racconta Gabe – si deve concludere il processo di omologazione in ogni Paese in cui vogliamo vendere il prodotto, procedendo con la fase di testing che si concluderà a febbraio. Dopodiché inizieremo la produzione di massa, con l’obiettivo di cominciare le spedizioni nell’estate del 2016».
Gi FlyBike, di proprietà della Bignay Inc., si prepara a conquistare le strade delle metropolitane, abbinando sicurezza, innovazione e praticità, trasportandola con comodità sui mezzi pubblici, nel cofano della propria auto, fino in ascensore e poi in casa.