Dalla Maker Faire Rome è uscita anche Teap, app e sensore per la temperatura di infusione del tè. E’ il progetto di 4 universitari makers. Nel futuro? Forse una startup: “Di sicuro non ci fermiamo…”
Selezioni il genere tè dalla lista, l’app (Android) via bluetooth si connette al sensore a raggi infrarossi di temperatura che ti notifica sullo smartphone quando l’acqua ha raggiunto la giusta temperatura d’infusione. E l’app ti informa anche dei benefici del tè sulla salute o sul tè giusto in base all’umore. Niente male. Si chiama Teap, è un progetto di 4 ragazzi della Sapienza, (al momento) è un prototipo, ma in bacheca ha già la partecipazione alla Maker Faire Rome 2015. Durante i tre giorni della manifestazione, i 4 responsabili del progetto hanno ricevuto tanti feedback positivi, hanno suscitato l’interesse degli investitori. Non solo. Livia Blasi, Roberto di Vincenzo, Anna Rita Mautone (studenti di Ingegneria Informatica all’Università La Sapienza) e Alfonso Tiberio (product designer) si sono anche resi conto che anche latte e caffè potrebbero beneficiare di Teap. QUI il video di come funziona.
Dall’aula al padiglione food
«Maker Faire Rome 2015 è andata molto bene – ha spiegato proprio Alfonso Tiberio, 27 anni, che si è occupato della interfaccia, della usabilità e del design di Teap – fino alla fine non eravamo sicuri di partecipare. A spingerci sono stati i professori del Corso di Human Computer InterAction della Sapienza di Ingegneria Informatica, dove io ho partecipato come designer». E sembra che i professori di Ingegneria Informatica abbiano proprio avuto ragione. «Sì, il progetto ha avuto un ottimo riscontro: tanti volevano acquistarlo e ci hanno anche chiesto di sviluppare il prototipo e realizzarlo come gadget. Vedremo. Per ora resta un brevetto – ha aggiunto sempre Alfonso Tiberio – il costo? Al momento si aggira sui 40 euro, se dovesse entrare in produzione stimiamo un prezzo al dettaglio di 15 euro».
Teap anche per caffè, latte, pasta
Sempre Alfonso ha raccontato che alla Maker Faire Rome lui e il suo team hanno scoperto che Teap può essere utilizzato non solo per il tè ma «anche per il caffè e scaldare il latte ai bambini e perfino per la pasta. Abbiamo capito che l’app e il sensore a raggi infrarossi permettono usi diversi dal te». E ora? Dopo la Maker Faire Rome nel futuro di Teap «forse c’è una campagna di crowdfunding o la nascita di una startup. Di sicuro non ci fermiamo» ha aggiunto Alfonso.
Facile da portare, semplice da usare
Ne è convinta anche Livia Blasi, ingegnere informatico, una vera passione per il tè. Da lei è nata l’idea di Teap. «L’idea di partenza era un sensore che notificasse quando il caffè usciva dalla moka – racconta proprio Livia – ma era troppo complesso dal punto di vista della realizzazione. Poi ho pensato al tè» Alla Maker Faire 2015, ha aggiunto Livia «il nostro progetto ha suscitato tanta curiosità. Per gli amanti del tè sicuramente è uno strumento utile e facile da trasportare, ma ci hanno fatto tante domande anche gli appassionati di caffè e le mamme che devono scaldare il latte per i bambini piccoli».