Dopo l’acquisto di Whatsapp da parte di Facebook per 19 miliardi di dollari (ne abbiamo parlato qui) le super-valutazioni delle applicazioni mobili fanno un po’ meno impressione. I 10 miliardi di valore stimato toccati da Snapchat in queste ore rimangono comunque una cifra pazzesca.
L’iconcina ha ottenuto un investimento da parte di Kleiner Perkins Caufield & Byers, presente anche fra i foraggiatori di Uber, e il suo valore si è impennato dai 7 miliardi stimati a inizio anno. Nel 2013, quando Facebook era pronto a sborsare 3 miliardi per aggiudicarsela, la cifra si aggirava intorno ai 2. Il tutto senza un modello di business chiaro ma forte degli oltre 100 milioni di utilizzatori mensili, due terzi dei quali si connettono quotidianamente. Questo dato, l’unico a cui ci si possa aggrappare per ragionare sui soldi che ruotano intorno a questi prodotti digitali, è interessate se comparato con quello di Whatsapp e soprattutto di Twitter, che con i suoi 271 milioni di fedelissimi vale 29 miliardi.
Snapchat >100M monthly users ~$10B valuation http://t.co/kkuquyCnCL WhatsApp >600M MAUs $19B valuation Twitter 271M MAUs $29B valuation
— Doug MacMillan (@dmac1) August 26, 2014
Tornando a Snapchat, in novembre una virata in direzione delle notizie e della pubblicità dovrebbe guardare a una concretizzazione (economica) del successo ottenuto fra i più giovani con i messaggi a tempo.