Oltre 22.000 studenti hanno sperimentato il #coding in classe. Dall’8 al 14 dicembre alla “Computer Science Education Week” si programma il futuro a scuola
Il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha lanciato per l’anno scolastico 2014/2015 l’iniziativa Programma il Futuro fornendo alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica e del pensiero computazionale. Si tratta di uno dei primi passi de #labuonascuola.
Sono 1.176 le classi, 448 gli insegnanti e oltre 22.000 gli studenti che hanno già sperimentato ilcoding (programmazione informatica) a scuola grazie al progetto triennale Programma il Futuro, nato dalla collaborazione fra il MIUR e il CINI. Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA che ha visto, nel 2013, la partecipazione di circa 40 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia si colloca oggi fra i primi Paesi a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione. L’iniziativa Programma il Futuro si inserisce fra gli obiettivi del documento del governo “La Buona Scuola” che punta a fare della scuola una leva di innovazione e sviluppo e a fornire ai ragazzi gli strumenti che faranno di loro i veri protagonisti dell’era digitale.
“Se il Novecento è stato il secolo dell’alfabetizzazione di massa, quello attuale è il secolo dell’alfabetizzazione digitale: è necessario che i ragazzi si convertano dall’essere semplici consumatori di tecnologia a persone in grado di applicare il pensiero logico per capire, controllare, sviluppare contenuti e metodi per risolvere i problemi e cogliere le opportunità che la società è già oggi in grado di offrire”, sottolinea il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. “I numeri della sperimentazione del coding ci dicono che c’è un interesse da parte dei nostri ragazzi e dei nostri insegnanti per questo tipo di sfide – continua il Ministro – siamo felici di offrire loro un Progetto che risponde a un’esigenza di cambiamento e innovazione che nasce in primo luogo proprio fra i banchi”.
In un prossimo futuro nessun lavoro potrà più prescindere dalla cultura digitale – afferma Elio Catania presidente di Confindustria Digitale, la federazione delle imprese di Ict che è partner strategico del progetto – Già oggi nel nostro Paese vi sono oltre 20 mila posti di lavoro vacanti nel settore Ict per alti skills digitali e si prevede si possa arrivare a oltre 170mila nel 2020. Al contempo è in crescita anche la richiesta di figure con competenze informatiche in tutti gli altri settori economici, con circa 800mila nuovi posti di lavoro previsti per il 2020. Programmailfuturo rappresenta dunque un primo passo fondamentale per trasformare la scuola italiana in una fucina di competenze in grado di accompagnare l’innovazione digitale e rispondere in modo efficace alle nuove esigenze del mercato del lavoro”.
Enrico Nardelli e Giorgio Ventre, coordinatori del progetto per conto del CINI, aggiungono “Per essere adeguatamente preparato a qualunque lavoro vorrà fare da grande, a uno studente è ormai indispensabile una comprensione dei concetti di base dell’informatica. Esattamente com’è accaduto nel secolo passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.”
Ma come funziona Programma il Futuro? MIUR e CINI hanno reso disponibili alle scuole una serie di lezioni, interattive e non, che ogni istituzione scolastica può utilizzare, senza particolari requisiti o abilità tecniche, compatibilmente con le proprie esigenze e la propria organizzazione didattica. Informazioni e lezioni sono accessibili sul sito http://programmailfuturo.it, appositamente realizzato per accompagnare e supportare i docenti in questa iniziativa. Il progetto è partito ufficialmente lo scorso 23 settembre con una circolare inviata a tutte le scuole di ogni ordine e grado. In concomitanza con la settimana europea del codice dall’11 al 17 ottobre 2014 è stata realizzata una prima sperimentazione che ha prodotto i seguenti risultati:
- 1.176 classi sono state coinvolte
- 22.464 studenti hanno partecipato
- 16.166 studenti hanno completato almeno un’ora di programmazione
Eccellente è stata la valutazione da parte di insegnanti e studenti
- Il 98% degli insegnanti ha valutato il progetto utile o molto utile
- L’87% degli studenti sono stati interessati o molto interessati
- Il 79% degli insegnanti ha dichiarato che le aspettative sono state soddisfatte
Insegnanti e studenti raccontano attraverso i social la loro esperienza di coding twittando con l’hashtag #programmailfuturo e inviando sulla pagina Facebook dedicata le loro foto e i loro video.
Il prossimo appuntamento in calendario è per la settimana 8-14 dicembre 2014, in cui è prevista una partecipazione di oltre 8.000 classi e 155.000 studenti. Le attività dell’anno scolastico 2014-15 proseguiranno successivamente, con una premiazione finale nel mese di Maggio 2015.
Un’appropriata educazione al “pensiero computazionale”, che vada al di là dell’iniziale alfabetizzazione digitale, è essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del loro sviluppo.In ogni scuola sono i docenti a guidare le classi nell’iniziativa.
Questo progetto triennale, basato su Code.org, si avvale della collaborazione strategica, attraverso accordi quadro, di associazioni nazionali di categoria, quali Confindustria Digitale e IAB Italia (Internet Advertising Bureau Italia). Prende parte al progetto un gruppo di Aziende ed Enti particolarmente sensibili alla crescita culturale e allo sviluppo della Società Italiana.
Il progetto è supportato da un innovativo partenariato pubblico-privato che permette ai partner la partecipazione con contribuzioni di differente natura e con un diverso livello di sostegno. Le Aziende ed Enti che hanno sinora aderito, tutti sensibili alla crescita culturale e allo sviluppo della Società Italiana, sono: Telecom Italia; Engineering, Microsoft Italia; De Agostini Scuola, Intel; Andinf, Cisco, Facebook, Fondazione IBM Italia, SeeWeb. Ulteriori aziende italiane e internazionali stanno definendo il livello del loro intervento.