Secondo l’ultimo report di Capgemini, il 29% degli intervistati vorrebbe acquistare un wearable per la salute ma, allo stesso tempo, solo il 36% si dichiara soddisfatto della privacy offerta dai dispositivi connessi
La tecnologia smart per la sicurezza domestica e gli indossabili per la salute sono in cima alla lista dei dispositivi connessi che i consumatori prevedono di acquistare nei prossimi 12 mesi. A svelarlo è l’ultimo report di Capgemini “Connected products: Enhancing consumers’ lives with technology” che delinea le preferenze dei consumatori nel panorama dei prodotti connessi. Lo studio si basa su un sondaggio condotto su un campione 10.000 consumatori di età superiore ai 18 anni in 13 Paesi, tra cui l’Italia.
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I dati del report
L’indagine ha rilevato che il 67% dei consumatori ritiene che i prodotti connessi siano una necessità, mentre il 41% li considera utili per risparmiare tempo e semplificare le azioni quotidiane. Tra le preferenze dei consumatori e i trend, 4 consumer su 5 dichiarano di possedere un apparato di intrattenimento connesso, come Smart TV e console di gioco, mentre il 60% dei consumatori ha un’auto connessa. La sicurezza domestica intelligente e l’assistenza sanitaria intelligente sono le categorie di prodotto principali per quanto riguarda gli acquisti previsti nei prossimi 12 mesi. Mentre l’85% degli intervistati a livello globale dichiara di utilizzare un qualche tipo di assistente vocale a casa, sul cellulare o in auto, soprattutto per la navigazione sul web o la ricerca di prodotti e servizi, per quanto riguarda i wearable, il 71% dei consumatori sta cercando di ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo (71%) e, a tal fine, si dichiara disposto a provare dispositivi wearable (come orologi, dispositivi per il monitoraggio della salute o occhiali “intelligenti”). Gli apparecchi indossabili per la salute sono una delle principali categorie di prodotti che si prevede di acquistare nei prossimi 12 mesi, segnando una preferenza di acquisto da parte del 29% degli intervistati.
Cosa si aspettano i consumatori
Secondo lo studio, l’interoperabilità e la facilità d’uso devono diventare una priorità per le aziende produttrici. Orientarsi tra i diversi ecosistemi di dispositivi può essere impegnativo, e quasi 2 consumatori su 3 (il 65%) affermano che sarebbe più comodo se ci fosse un’unica interfaccia per tutti i prodotti connessi. Sta aumentando anche la consapevolezza sullo smaltimento dei prodotti elettronici e sull’impronta di carbonio (68% degli intervistati). In particolare, si chiede alle organizzazioni che sviluppano i prodotti di garantire di essere sostenibili e di venire informati sull’impronta di carbonio dei dispositivi. I consumatori si mostrano preoccupati anche per la mancanza di soluzioni per il riciclo e di modalità di smaltimento responsabile dei rifiuti elettronici, tant’è che il 50% degli intervistati dichiara di avere in casa prodotti tecnologici obsoleti che non sa come smaltire in modo sicuro. Un’altra delle preoccupazioni espresse dai consumatori riguarda la sicurezza dei dati: solo il 36% si dichiara soddisfatto della privacy offerta dai dispositivi connessi. Sebbene i livelli di fiducia nei confronti dei dati forniti dai dispositivi indossabili per l’assistenza sanitaria siano elevati, il 56% degli intervistati teme che le aziende possano avere accesso ai loro dati sanitari attraverso i prodotti connessi.