È la domanda che si stanno ponendo in queste ore un po’ tutti i piccoli risparmiatori italiani. È difatti indirizzata a loro la nuova emissione di Btp Valore, dal 26 febbraio al 1° marzo, dotata delle caratteristiche salienti che avevano contribuito a rendere tale prodotto particolarmente appetibile nel corso del 2023.
Sommando l’exploit dei due casi precedenti, la raccolta si è attestata globalmente intorno ai massimi di 35 miliardi. Davvero tanto, considerato che il fabbisogno medio di una legge di Bilancio è sui 20 miliardi. Uno strumento valido per avere redditi certe e, per il governo, idoneo a far ritornare “in mani italiane” la più alta percentuale possibile di debito pubblico, dopo la fine del quantitative easing della BCE.
Tutto sul Btp Valore
Lo scopo del governo non è solo quello di riportare il debito pubblico in Italia, ma anche evitare la speculazione di chi acquista per rivendere appena sale il valore dello strumento finanziario. Ecco perché il Btp Valore presenta cedole crescenti nel tempo (la rivalutazione avviene dopo i primi tre anni), che premiano gli investitori che lo terranno, con un ulteriore meccanismo bonus (pari allo 0,7% sul totale) per chi lo porterà alla scadenza, tra sei anni.
Dove e quando si acquista il Btp Valore?
Anche per questa emissione del Btp Valore ai risparmiatori verranno pagate le cedole ogni tre mesi. Il taglio minimo acquistabile, anche attraverso la propria app di home banking, di ciascun ordine è di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo di Stato potrà essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento, ovvero dal 26 febbraio al primo marzo prossimi.
Per il Btp Valore, come per tutti i titoli di Stato, la tassazione agevolata è pari al 12,5%. Non è soggetto alle imposte di successione e non è prevista alcuna commissione bancaria a carico degli investitori che lo acquistano all’emissione. I sottoscrittori, come sempre, potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato. Il capitale sottoscritto è garantito a scadenza.
Il Btp Valore potrà essere acquistato esclusivamente dai piccoli risparmiatori attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o, ancora, recandosi all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente e il conto deposito titoli. Il collocamento avrà luogo sulla piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di due banche dealers: Intesa San Paolo S.p.A. e UniCredit S.p.A.
Quanto rende il Btp Valore
Quest’oggi Via XX Settembre ha infine comunicato i tassi minimi garantiti insieme al codice ISIN che identifica il titolo. I tassi minimi dell’emissione del Btp Valore del 26 febbraio 2024 sono pari al 3,25%, – dal 4° al 6° anno al 4% – della somma investita. Tale percentuale alla chiusura della emissione, ovvero il primo marzo prossimo (o, in caso di boom, al terzo giorno di collocamento) potrà essere confermata o rivista esclusivamente al rialzo. Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005583478.
Gli altri Buoni del Tesoro Valore
I primi due Btp Valore emessi nel corso del 2023 hanno durata pari a 4 e 5 anni (contro i sei di questa) e cedole pagate semestralmente nella prima emissione e trimestralmente nella seconda. Per tutti i titoli le cedole crescono nel tempo in base ad un meccanismo “step up”, con rendimenti minimi prefissati.
La prima emissione – quella del debutto di questa nuova tipologia di Buoni del Tesoro, risalente a giugno 2023 – ha raccolto oltre 18 miliardi di euro, per 654.675 sottoscrizioni. In media gli italiani hanno deciso insomma di investirvi 30mila euro circa (27, a voler essere pignoli). La seconda emissione, giunta lo scorso ottobre, ha sfiorato il record precedente raccogliendo tra i piccoli risparmiatori 17,23 miliardi. Per quest’anno, in base al fabbisogno deciso con l’ultima Finanziaria, il Tesoro ha messo in conto “una o più emissioni”. Dovrebbe peraltro ricomparire sulle scene il Btp Italia, reso però meno seducente dal crollo dell’inflazione (i rendimenti variano proprio in base alle fiammate inflazionistiche). Riuscirà il Btp Valore del 26 febbraio 2024 a battere il record?