Quello del Real estate è un settore che, nonostante le difficoltà, guarda all’innovazione per aumentare efficienza e sostenibilità, verso strumenti e soluzioni utili soprattutto per la gestione energetica. Il post pandemia ha visto un aumento considerevole delle compravendite di immobili luxury, attestandosi nel 2022 a un +9% rispetto al periodo pre Covid (fonte: IMC Consulting). Allo stesso tempo, si è ampliata l’offerta di residenze di alto livello, che, sempre nel 2022, rappresentavano il 2,3% del mercato immobiliare italiano. Sempre più aziende che operano nel settore immobiliare sono interessate a valutare possibili partnership con startup o proptech attive, studiare acquisizioni e puntare sullo sviluppo interno. Oggi inauguriamo la nostra nuova rubrica dedicata a questo settore che fa fatica a trovare un bilanciamento tra le norme fissate dalla nuova direttiva europea che prevede, entro il 2030, che i nuovi edifici siano a emissioni zero ed entro il 2050 lo sia l’intero parco edilizio comunitario, e l’adeguamento degli immobili che, soprattutto nel contesto italiano, risulta essere difficile. Ne abbiamo parlato con un’ospite d’eccezione, Gianluca Torre, uno degli agenti immobiliari dei VIP del noto programma televisivo “Casa A Prima Vista“, in onda su Real Time. Ma prima diamo una sbirciatina a un po’ di dati.
Leggi anche: Case Green, cosa cambia adesso per i proprietari italiani?
Come va il Real estate in Italia?
Secondo una recente ricerca di Tecnocasa: il 72,7% delle compravendite sono per un immobile in classe F e G mentre le classi energetiche intermedie (C-D-E) compongono il 20,8% delle compravendite e solo il 6,5% degli acquisti riguarda soluzioni in classe energetica elevata (A-B). La quota di acquisti di abitazioni in classe energetica A e B lo scorso anno era simile a quella registrata nel 2022, mentre nel 2021 era più alta e sfiorava l’8%. E secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, nel 2023 si è assistito a un calo delle compravendite di nuove costruzioni del 19,6% rispetto al 2022.
Real estate, dove si compra di più?
Sempre secondo i dati diffusi da Tecnocasa, la città dove si acquistano più immobili è Verona, che con il 9,6%, ha la percentuale più alta in classe energetica A e B, al secondo posto Milano, col 5,7%, segue Bologna con il 5,3%. Roma e Torino si fermano intorno al 3%, seguite da Firenze e Bari (rispettivamente con il 2,7% e il 2,4%). Nella parte bassa della classifica: Palermo, Genova e Napoli, dove le percentuali di compravendite di abitazioni in classi energetiche elevate sono al di sotto dell’1%. Napoli, Bari e Palermo sono, però, le città con le percentuali più alte di compravendite in classi energetiche basse (F e G): Bari e Palermo si attestano intorno al 93%, mentre a Napoli si supera il 96% sul totale delle compravendite concluse nella città partenopea. Verona e Torino sono i due capoluoghi con i tassi più alti di compravendite in classi energetiche intermedie (C-D-E), rispettivamente oltre il 35% e il 38%, e, di conseguenza, sono anche le città con le percentuali più basse di acquisti di abitazione in classe energetiche basse, rispettivamente pari al 55% e al 58%.
La parola a Gianluca Torre
Gianluca Torre, oltre ad essere uno dei protagonisti del noto programma TV “Casa A Prima Vista”, è anche un agente immobiliare esperto che riesce a parlare a un’ampia platea di un settore molto complicato in modo semplice. Lo fa anche tramite i social network, per lui canali indispensabili. Lo abbiamo intercettato per farci raccontare più a fondo come ci riesce e quali sono, dal suo punto di vista, i vantaggi dell’adozione di strumenti tech nel settore.
Gianluca, come riesce a spiegare una materia ostica come quella del Real estate a una platea così ampia?
Rendere semplice cose complesse fa parte del mio carattere. Cerco di non entrare in dettagli troppo specifici, rendendo chiari i criteri base e spiegando alcuni aspetti evitando tecnicismi. In televisione svolgiamo delle mansioni che portiamo avanti anche nella vita normale, in parallelo, sui social, mi occupo di lanciare qualche nozione di base per i “non addetti ai lavori”. Devo dire che sinora ho riscontrato un grande successo sia con il format televisivo, che è andato molto bene, aldilà delle mie aspettative, che online. Sui social network ci sono persone che mi cercano direttamente per vendere la casa.
A quale target si rivolge principalmente?
Direi che per quanto riguarda il programma TV, il target di riferimento sono le famiglie con figli interessati alla compravendita di case. Il fatto di andare in onda nelle ore dei pasti, momenti conviviali per eccellenza, rappresenta un grande vantaggio. Poi ci sono i followers, che sui social si dividono generalmente in due tipologie: gli appassionati, che cercano di vendere casa e quando mi fermano mi fanno domande tecniche, e i giovanissimi che mi seguono principalmente su TikTok, e sono dei curiosoni.
Come è cambiato il mondo del Real estate dal suo punto di vista in questi ultimi anni?
Devo dire che c’è più attenzione alla categoria e, al contempo, si contano anche più figure professionali. Nei decenni scorsi a fare gli agenti immobiliari erano anche figure non tanto preparate. In questo senso è in atto un cambiamento qualitativo. Oggi si presta molta attenzione agli aspetti tecnici-catastali delle proprietà che vengono vendute e il mercato milanese negli ultimi 5 anni ha subito incremento importante nelle negoziazioni, diventando sempre più un polo attrattivo soprattutto a livello turistico. Il capoluogo lombardo non è più soltanto la capitale della moda, ma anche del design.
Che cosa ne pensa dell’applicazione di strumenti di AI nel suo settore?
Al momento ho un pensiero non proprio chiarissimo: è un settore per adesso a noi un po’ ignoto ma credo che l’AI contribuirà a rendere possibili le visite virtuali rendendole sempre più vicine alla realtà. Per esempio, gli agenti immobiliari usano dei software che consentono ai clienti di visualizzare un immobile. Nello specifico, utilizzando delle banali “freccine”, l’utente cammina per la casa. Con l’AI queste opzioni esplodono letteralmente, consentendo, per esempio, di visitare gli immobili con visori in 3D, tramite realtà aumentata, oltre a potersi avvalere di un consulente virtuale che guida gli utenti nell’intero processo. Allo stesso tempo, sono sicuro che l’AI non sostituirà alcuna figura professionale, semmai sarà un grande strumento che entrerà a supporto.
Adesso che progetti ha in cantiere?
In questo momento mi sto muovendo su due strade: per quanto riguarda “Casa A Prima Vista” la seconda stagione è andata molto bene, con l’ultima puntata che ha raggiunto un ulteriore record, e io parteciperò anche alla terza stagione. Lato social voglio continuare a comunicare la mia quotidianità mostrando ai miei followers quale è realmente la vita dell’agente immobiliare. Collaboro anche con alcuni content creator, una decina, che mi aiutano a lanciare contenuti importanti. Ma non solo. Su Instagram, nelle stories, pubblico anche quello che succede “dietro le quinte” del programma, in chiave ironica.
Quali credi siano state le chiavi del tuo successo?
Direi, senza dubbio, la preparazione, l’autorevolezza e la leggerezza, che sono i lati del mio carattere più apprezzati da utenti e spettatori, ma anche una certa dose di ironia e positività, che non guasta mai.