Il genere dei simulatori ci ha permesso di guidare treni, corriere, gestire un’azienda agricola o cimentarci nei lavori più tosti, smantellando navi. Ma in I Am Your President si alza l’asticella al massimo: sediamo al tavolo dove vengono prese decisioni che hanno impatto sull’intero pianeta. Ovviamente, lo avrete già intuito, la software house President Studio ha scelto di farci vestire i panni del Presidente degli Stati Uniti.
I Am Your President: la recensione
Il videogioco – disponibile su Xbox e Steam – si affronta in prima persona, con una soluzione grafica che funziona. Si ha modo di guardare sempre chi si ha di fronte, dai collaboratori fino alla stampa: le figure si presentano sotto forma di cartonati bidimensionali e monoespressivi, con i dialoghi che scaturiscono dagli incontri serrati e costellati di scelte da prendere.
Da un certo punto di vista I Am Your President potrebbe sembrare un serious game. Si mettono in pratica decisioni fin da subito per quanto riguarda il settore della sanità e dell’economia; vanno poi considerate le strategie belliche, avendo peraltro sott’occhio la mappa del mondo con quel che succede nei vari continenti.
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Quasi ci trovassimo di fronte a un versione light di Risiko, c’è poi la possibilità di improntare il proprio mandato alla Casa Bianca all’insegna di una politica guerrafondaia, sganciando missili in ogni Paese ostile, per sete di potere o per noia. Non manca il black humor e le battute irriverenti, anche se l’effetto finale è particolarmente goffo.
Nel videogioco bisogna poi vincere le elezioni e fare politica, prendendo decisioni, sigillando alleanze. Nel complesso un’esperienza sufficiente, ma che fatica a decollare, soprattutto perché il clima non è mai al cardiopalma: tutto rimane più sul satirico andante, con talvolta situazioni assurde.