Una grafica ispirata, disegnata a mano, capace di rendere lugubre ogni angolo della schermata. Lunar Axe, sviluppato dalla software house indie brasiliana OPS Game Studio, è un videogioco disponibile su tutte le console e PC (noi lo abbiamo testato sulla next gen di Xbox). Con schermate fisse e un’avventura che procede non troppo rapidamente (il ritmo assonnato è senz’altro uno dei tasti dolenti), il gamer deve venire a capo di piccoli enigmi, cercando di uscire da situazioni complicate. Tutto ha inizio immediatamente dopo un terribile terremoto.
Lunar Axe, la recensione
OPS Game Studio fa partire l’avventura dopo il cataclisma, che devasta la città. Al termine di questo prologo prendiamo il controllo della schermata: il genere è quello del punta e clicca e grazie a un cursore riusciamo a interagire con oggetti e ambiente. Con un andamento paziente, il gamer ha la possibilità di indugiare sui dettagli dei disegni, che mettono in scena situazioni dai toni crepuscolari.
Non si capisce mai se il gamer stia affrontando la vita vera oppure oscilli tra il sogno e una realtà parallela. Lunar Axe è un concentrato di folklore e riferimenti alla cultura sudamericana. Ci sono gli scorci urbani, con vie e chiese, così come gli interni delle case, dove si dovranno ricostruire e assemblare puzzle.
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La narrazione è lasciata in carico allo scorrere silenzioso degli eventi. Non ci sono dialoghi o passaggi didascalici che dicano qualcosa sulla situazione che abbiamo di fronte. Il mistero riempie ogni pixel, in questo videogioco che va apprezzato soprattutto per l’attenzione alla direzione artistica. I disegni sono splendidi, peccato soltanto per una storia che non pareggia per qualità.
Gli enigmi sono vari e ci mettono a confronto con oggetti antichi e misteriosi. Non male anche la varietà degli scenari, che alternano momenti all’aria aperta a situazioni più claustrofobiche. La tensione non tocca mai vette angoscianti, ma viene per lo meno arricchita da uno sfoglio di schermate mai ripetitive.