Revolv Space, startup dell’Agenzia Spaziale Europea con sede a Torino, ha chiuso un round di investimento da 2,6 milioni di euro guidato da Primo Ventures attraverso il fondo Primo Space con il supporto di Takeoff Accelerator. Adesso la spacetech punta a migliorare le capacità dei propri satelliti attraverso meccanismi avanzati e sistemi di generazione di energia ad alte prestazioni.
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Dalla nascita al round
Fondata nei Paesi Bassi da due ingegneri aerospaziali italiani residenti all’estero, Marco Sala, CEO, e Filippo Oggionni, attuale COO, la spacetech ha recentemente aperto una sede anche a Torino. La startup è supportata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) attraverso il suo Business Incubation Centre di Noordwijk, nei Paesi Bassi. Revolv Space ha mosso i primi passi vicino a ESTEC, il centro tecnologico dell’ESA. «Da gennaio 2024, Revolv Space ha assunto cinque persone di tre diverse nazionalità, confermando la crescente attrattività dell’ecosistema spaziale italiano nel quadro europeo», ha commentato Marco Sala, CEO & co-founder.
Il futuro della spacetech
Revolv Space sta espandendo le sue operazioni in seguito all’investimento condotto dai due fondi di venture capital italiani. Il capitale raccolto permetterà di avviare la dimostrazione in orbita di SARA, il primo attuatore per pannelli solari autonomo e fail-safe, progettato per migliorare e prestazioni dei piccoli satelliti. Inoltre, l’investimento faciliterà l’espansione delle capacità produttive dell’azienda, rispondendo alla crescente domanda di componenti satellitari avanzati. «Questo investimento permetterà a Revolv di accelerare lo sviluppo e la produzione di sistemi all’avanguardia, rispondendo alle esigenze di un mercato in rapida espansione. Il team, dinamico e visionario, ha il potenziale per ridefinire gli standard della tecnologia satellitare», ha commentato Eugenia Forte, direttore di Takeoff Accelerator.