«Non dico che non si possa aumentare il prezzo. La realtà è che nessuno ci ha mai provato. Se si crea un enorme gdr, ad esempio, con 100 o 150 ore di gioco, molto curato e con un’esperienza unica, il consumatore sarebbe disposto a pagare di più? Se così fosse, ci sarebbero più prodotti potenzialmente in arrivo sul mercato. Ma nessuno ci ha provato». Lars Wingefors, Ceo di Embracer Group, ha rilasciato di recente un’intervista nella quale ha parlato dell’ipotesi di aumentare il prezzo dei videogiochi più ambiziosi, come i tripla A, al momento stabilito a 70 dollari.
Embracer e la crisi dei videogiochi
Su StartupItalia vi stiamo raccontando da mesi della crisi che sta attraversando l’intero comparto videoludico, alle prese con licenziamenti, chiusure di software house e cancellazioni di interi progetti. Embracer Group, software house svedese, è una delle realtà più in difficoltà. La situazione è precipitata nel 2023, quando un progetto di partnership da 2 miliardi di dollari è fallito, lasciando esposta la società.
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«I consumatori hanno più contenuti che mai tra cui scegliere – ha aggiunto Lars Wingefors nell’intervista -. Amano dedicarsi a IP consolidate a cui hanno già giocato, il che significa che è più difficile fargli provare nuove IP. È una cosa che dobbiamo affrontare tutti. È una realtà a cui ci siamo adattati nell’ultimo anno e continueremo ad adattarci». Alone in the Dark, titolo uscito di recente e che abbiamo recensito, è stato un prodotto su cui l’azienda ha investito parecchio, ma a giudicare da quanto detto dal Ceo il ritorno in termini di vendite non sarebbe stato all’altezza della spesa.