Ha impiegato poco più di trent’anni per diventare la società con maggiore capitalizzazione al mondo. Nvidia, fondata nel 1993 in California, ha superato Microsoft nelle scorse ore, raggiungendo i 3,34 trilioni di dollari di valore in Borsa. Sono anni che su StartupItalia stiamo raccontando le notizie che riguardano una delle realtà tecnologiche più all’avanguardia, grazie soprattutto al trend dell’intelligenza artificiale. Per funzionare, l’AI, ha infatti bisogno di chip performanti, in grado di elaborare dati e garantire efficienza. Ma da dove deriva questo successo?
Nvidia, le origini
I fondatori di Nvidia sono Jen-Hsun Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem. Il primo oggi ricopre l’incarico di amministratore delegato, accolto agli eventi tech come una rockstar, proprio come accade agli altri ad delle più importanti compagnie tecnologiche del pianeta. NV1 è stato il primo prodotto lanciato sul mercato dall’azienda nel 1995. Come si legge nella biografia aziendale in quell’anno «la scheda PCI viene venduta come Diamond Edge 3D e offre un core grafico 2D/3D basato sul texture mapping quadratico».
Nel 1997 Nvidia ha svelato RIVA 128, ovvero «il primo processore 3D a 128 bit al mondo». Nei primi quattro mesi dal day one sono state vendute più di un milione di unità. A pochi anni dalla fondazione la società che sviluppa chip è riuscita a stringere un accordo strategico con TSMC, colosso di Taiwan specializzato nel settore dei semiconduttori, che dal 1998 ha cominciato ad assistere Nvidia nel percorso di produzione.
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Dalla quotazione alla nomina di azienda dell’anno
Prima della fine del secolo Nvidia ha annunciato la quotazione, con un’offerta pubblica iniziale a 12 dollari ad azione. Nel 1999 ha fatto il suo ingresso nel promettente settore delle GPU. Negli anni dello scoppio della bolla delle dot.com, la tech company è riuscita non soltanto ad attraversare la tempesta, ma a guadagnare credibilità. Nel 2002 è stata riconosciuta come l’azienda americana in più rapida crescita. Sono gli anni di importanti acquisizioni (3DFX e MEDIA Q), grazie alle quali Nvidia si è strutturata con know how e nuove tecnologie.
Nel 2005 è stata la protagonista della nuova generazione di console Sony, sviluppando il processore della PlayStation 3. Nel 2007 Nvidia è stata nominata da Forbes l’azienda dell’anno, mentre completava l’acquisizione di PortalPlayer, fornitore nell’ambito dei semiconduttori. Nel 2011 Nvidia ha raggiunto il miliardo di processori consegnati dall’anno di fondazione.
Gli anni della pandemia, con la carenza dei chip
Negli anni Dieci del nuovo millennio l’azienda ha investito nel settore del deep learning e dell’intelligenza artificiale. NVIDIA DRIVE, ad esempio, viene presentato per i sistemi di assistenza al conducente, e costituisce un passo in avanti verso la guida autonoma. E poi c’è stata la pandemia, con la crisi dei chip e gli scaffali vuoti.
Dal 2020 in poi i semiconduttori sono stati un tema di dibattito nella politica, perché i Paesi (Stati Uniti in testa) hanno compreso quanto delicato fosse l’equilibrio dei commerci globali. Ecco perché la presidente Biden ha spinto per la localizzazione, incentivando le aziende a produrre sul suolo americano. Nvidia ha superato anche questa crisi. Fino a diventare nelle scorse ore la società più capitalizzata al mondo.