Un ventenne – il cui profilo per il momento rimane anonimo – ha sparato contro l’ex presidente USA Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, così si legge sulla stampa, non è in pericolo di vita ed è stato ricoverato in un ospedale locale. Dalle immagini che circolano online si vede il tycoon alzare il pugno per mostrare alla folla di essere cosciente. L’aggressore è stato ucciso e nel corso della sparatoria ha perso la vita un’altra persona.
Attentato contro Trump: le parole di Biden
«Ho capito subito che qualcosa non andava perché ho sentito un fruscio, colpi e ho immediatamente sentito il proiettile strappare la pelle». Così ha scritto l’ex presidente su Truth Social, la piattaforma online che usa di più per comunicare e fare campagna elettorale. Il presidente Biden ha postato su X una dichiarazione ufficiale. «Sono grato di sapere che sta bene. Non c’è posto in America per violenza di questo tipo».
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I precedenti in America e nel mondo
Come si legge su Associated Press si tratta dell’attentato più grave mai realizzato dal 1981, quando un uomo sparò contro l’allora presidente USA Ronald Reagan, che poi riuscì a sopravvivere. La notizia è ovviamente destinata a influenzare il dibattito della campagna elettorale statunitense.
Negli ultimi anni diversi leader sono stati bersaglio di attentati simili. L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è stato ucciso nel 2022. Nei mesi scorsi ha rischiato la vita Robert Fico, il premier slovacco, finito in coma farmacologico dopo un attentato. Nel 2018 il candidato alla presidenza del Brasile Jair Bolsonaro è stato colpito all’addome con diverse coltellate.