Dal panorama tech non c’è soltanto Musk a sostenere Trump. Alla convention repubblicana di Milwaukee è salito sul palco anche David Sacks, uno dei nomi più importanti dell’ecosistema startup americano, host di All In (tra i podcast più ascoltati dell’ambito tech) e da tempo critico nei confronti dell’attuale presidente Biden. Il suo intervento è durato una manciata di minuti, durante i quali ha usato toni duri nei confronti dei democratici.
Appoggiando la candidatura del tycoon e del suo vice JD Vance, Sacks si è schierato. «Sappiamo quale sarà la loro agenda – ha detto riferendosi ai democratici – altri quattro anni di caos e fallimento sia in patria, sia all’estero». L’investitore ha poi preso di mira l’amministrazione di San Francisco, città che da tempo è al centro di una drammatica crisi dovuta alla questione dei senzatetto. La California, governata da tempo dai democratici, è spesso criticata dai repubblicani. Ha tirato fuori poi il tema dell’invasione dei migranti.
Secondo David Sacks Biden ha portato il mondo in guerra, mentre quando il candidato repubblicano sedeva alla Casa Bianca la situazione era più pacifica (questa è la sua visione). In generale l’intervento è stato seguito dalla folla, senza però grandi applausi. Il venture capitalist si è poi detto contrario a quanto fatto dagli USA in Ucraina.
Cos’è la PayPal Mafia (e chi c’è nel gruppo oltre a David Sacks)
David Sacks è uno dei membri della cosiddetta PayPal Mafia, termine utilizzato da decenni per descrivere il ristretto gruppo di ex-dipendenti e fondatori di PayPal diventati figure influenti nel mondo della tecnologia, delle startup e non solo. Nel suo caso, da ex COO della fintech, ha continuato a giocare un ruolo importate. Tra i membri della PayPal Mafia ci sono anche Elon Musk, Peter Thiel e Reid Hoffman. Secondo TechCrunch il fatto che l’investitore sia riuscito a parlare alla convention repubblicana è la dimostrazione di quanto questo gruppo sia riuscito a entrare all’interno della cerchia di Trump.