Sulle prime, DROS, ultimo parto di emergeWorlds, piccola startup australiana di Brisbane, potrebbe sembrarvi solo l’ultimo Zelda – like arrivato su Nintendo eShop. Ma nella realtà le cose non stanno (fortunatamente) così. Il titolo in questione è infatti assai più simile a Captain Toad: Treasure Tracker.
Super Toad Dros?
L’influenza Nintendo, che sia per Zelda o per Captain Toad, è innegabile, ma gli sviluppatori australiani non si sono lasciati andare a niente di derivativo. DROS ha persino una sua sinossi piccina picciò, puntellata di battute umoristiche, che ben definisce il carattere del gioco.
Si tratta di un titolo platform con venature puzzle, ma per certi aspetti sarebbe meglio definirlo puzzle con alcune striature piattaformiche. Vedete un po’ voi. Sta di fatto che in DROS ci si alterna continuamente tra due protagonisti: uno, corrazzato ma lento, è in grado di combattere ma non può saltare e nemmeno nuotare. L’altro, nemmeno a dirlo, può compiere tutte le azioni ginniche negate al primo ma non può combattere.
Non è esattamente la trovata più originale del mondo, ma permette a DROS di sfornare un buon numero di piccoli, avvincenti e pure discretamente profondi diorami nei quali dovrete continuamente passare da un personaggio all’altro per superare trappole, piccoli enigmi, qualche combattimento e naturalmente diversi enigmi mortali.
Il risultato complessivo è sicuramente godibile. Merito soprattutto della qualità dei puzzle proposti: semplici e per nulla innovativi, certo, ma perfettamente incastonati in livelli deliziosi che riescono a tenere alto il tasso di sfida.
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