«La Francia ha minacciato Rumble e ora ha oltrepassato il limite arrestando il Ceo di Telegram, Pavel Durov, a quanto si dice per non aver censurato la libertà di parola». Il Ceo di Rumble Chris Pavlovski ha aggiornato i propri follower su X, annunciando di aver deciso di lasciare l’Europa per una «buona ragione» legata alla propria sicurezza.
Su X l’imprenditore canadese, di origine macedone, ha aggiunto commentando così le scelte delle autorità francesi: «Rumble non tollererà questo comportamento e utilizzerà ogni mezzo legale disponibile per combattere per la libertà di espressione, un diritto umano universale. Stiamo attualmente combattendo nelle corti francesi e speriamo nell’immediato rilascio di Pavel Durov».
Negli scorsi anni Rumble ha avuto alcuni problemi con le autorità francesi, che avevano richiesto alla piattaforma di oscurare profili legati alla Russia. Ma vediamo di capire chi è Chris Pavlovski e perché si sta parlando (anche) di lui in queste ore.
Chi è Chris Pavlovski, Ceo di Rumble
Chris Pavlovski è il fondatore e amministratore delegato di Rumble. Prima però di fondare questa piattaforma competitor di YouTube ha maturato diverse esperienze nel mondo tech, lanciando altre iniziative. Ha dato il via a Jolted Media Group ed è stato direttore del marketing per il Next Giant Leap della NASA dal 2009 al 2012; nel 2011 ha fondato Cosmic Development, un’azienda IT. Pavlovski è anche membro di diversi consigli di amministrazione come Macedonia 2025, non profit incentrata sullo sviluppo della Macedonia. In passato ha lavorato in Microsoft. Nel 2013 ha fondato Rumble.
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Il legame tra Pavlovski e Trump
«È un ottimo modo per raggiungere il popolo americano in un momento di assalto senza precedenti alla libertà di parola nel nostro paese da parte dei tiranni delle Big Tech». Così nel 2021 un portavoce di Donald Trump, ex presidente USA cacciato all’epoca da tutti i social dopo i fatti di Capitol Hill, commentava la scelta del tycoon di aprirsi un profilo proprio su Rumble.
Su StartupItalia ce ne siamo occupati, raccontando tutti i passaggi che hanno portato Donald Trump a sperimentare alternative ai social mainstream. Al momento il candidato repubblicano alla Casa Bianca, che sfiderà Kamala Harris alle elezioni di novembre, è stato riammesso su tutti i social, ma continua a utilizzare Rumble, così come Truth Social, la piattaforma da lui voluta che scimmiotta X. Il Ceo di Rumble è uno dei molti imprenditori e protagonisti del panorama tech che si sono esposti a sostegno del ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Perché Rumble è nata per sfidare YouTube?
Come si nota dal post odierno di Pavlovski, l’imprenditore canadese richiama termini che si stanno diffondendo nel dibattito politico globale, come quello del free speech. Quando ha fondato Rumble, nel 2013, il suo obiettivo era proprio quello di fornire un’alternativa a società come YouTube. Dieci anni fa ha dunque posto le basi per lo scontro ideologico in corso.
Perché Musk condivide i post di Chris Pavlovski
Nelle ultime ore diversi post di Chris Pavlovski sono stati ricondivisi da Elon Musk su X. Da anni seguiamo l’evoluzione politica e ideologica del Ceo di Tesla, nuovo paladino globale dei conservatori e delle destre. La tutela del free speech contro ogni forma di censura è una bandiera che entrambi stanno sventolando e la vicenda dell’arresto del Ceo di Telegram si inserisce nel dibattito.
Come per Musk, il quale sostiene che X sia una piattaforma libera da censura e aperta sia a conservatori sia a progressisti, anche Pavlovski sostiene che Rumble sia una piazza digitale aperta a tutte le idee politiche.
Chi investe in Rumble
Tra gli investitori di Rumble troviamo Peter Thiel, cofondatore di PayPal e di un mucchio di altre aziende in America, JD Vance, attuale candidato repubblicano alla vicepresidenza, e Vivek Ganapathy Ramaswamy, imprenditore americano e co-host del podcast All In.