«Negli ultimi mesi sembrerebbe si stia verificando una sensibile riduzione della produzione giornaliera di veicoli commerciali con il conseguente ricorso all’istituto della cassa integrazione per i dipendenti». Questo il passo più delicato della lettera che il presidente della giunta regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio, ha inoltrato all’amministratore delegato Carlos Tavares, preoccupato dai numeri relativi alla produzione di auto dei marchi del gruppo Stellantis nel nostro Paese.
Marsilio vuole rassicurazioni pubbliche sul futuro dello stabilimento di Atessa. Il presidente di Regione ha chiesto a Tavares «di sapere quali sono i programmi che Stellantis ha intenzione di sviluppare per lo stabilimento di Atessa, sia nel breve che nel medio lungo periodo, con particolare riferimento alla produzione annuale di veicoli commerciali, agli investimenti e al mantenimento della forza lavoro impiegata».
Quanti furgoni si producono ad Atessa?
La storia di Atessa è iniziata più di 40 anni fa tra Fiat e PSA Peugeot Citroën, portando a una produzione di 7,3 milioni di furgoni fino a oggi, ma i recenti allarmi dei sindacati hanno preoccupato la Regione: «Per i veicoli commerciali Lvc di Atessa – dicono da FIM – CISL – di fatto si è interrotta la crescita rispetto al 2023 (+2%), che si era riscontrata invece nel primo trimestre (+28,5%)».
«La previsione di inizio anno era di produrre 255 mila veicoli commerciali con un incremento del 11% rispetto alle 230 mila prodotte nel 2023. La situazione è cambiata nel mese di giugno per 15 giorni sono stati collocati con Cigo dalle 400-600 persone a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati per un calo del mercato dei camper. La produzione di cabinati per i camper – puntualizzano i sindacati – è passata da 400 al giorno a circa 100 al giorno. La situazione è peggiorata nel mese di luglio dove l’azienda ha già comunicato un calo produttivo anche sulle produzioni Van».
Tavares rassicura su Atessa
«Lo stabilimento di Atessa rimane centrale nella strategia di Stellantis, come dimostra il recente lancio dell’intera gamma rinnovata di veicoli prodotti ad Atessa (Fiat Professional Ducato, Citroen Jumper, Peugeot Boxer e Opel/Vauxhall Movano», la replica di Tavares a Marsilio.
Leggi anche: Il sindacato: «Stellantis vuole mandarci in Polonia». Confintesa: «Subito politica fiscale comune in UE»
Il manager portoghese quindi conferma «i nostri investimenti nell’efficienza energetica del reparto verniciatura e gli sviluppi regolari e continui a sostegno del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030», specificando però al contempo che «le flessioni del mercato, come quella attuale, possono ovviamente interferire con questo programma, che sosterremo con adeguate politiche commerciali e di sviluppo».
Ma, soprattutto, Tavares pare chiamare lo Stato a una assunzione di responsabilità: «le prestazioni e la sostenibilità della nostra azienda dipendono anche dalla competitività dell’ambiente in cui operiamo. Tra i fattori chiave ci sono costi energetici ragionevoli, infrastrutture ferroviarie e stradali all’altezza degli standard internazionali e il giusto sostegno ai nostri investimenti attraverso i Contratti di Sviluppo».