Se eletta presidente alle elezioni USA di novembre, Kamala Harris ha un piano anche per il mondo startup e tecnologia. Lo ha annunciato di recente durante un comizio: entro la fine del suo primo mandato punterà a favorire la nascita di 25 milioni di nuove imprese, tra cui startup, PMI e altre iniziative imprenditoriali (sotto Biden sono state 19 milioni le domande per l’avvio di aziende). Come stiamo raccontando sul magazine, una buona fetta della Silicon Valley si è esposta a favore di Donald Trump, a partire dal miliardario Elon Musk. La candidata democratica riuscirà a convincere l’ecosistema dell’innovazione più importante al mondo a votare per lei?
Cosa farà Kamala Harris per le startup?
Nel comizio in New Hampshire in cui ha parlato proprio di nuove imprese Kamala Harris ha lanciato la proposta: aumenterebbe da 5mila a 50mila dollari la detrazione consentita per le spese di avvio delle nuove imprese. Harris ha parlato di «opportunity economy» per descrivere il proprio programma economico. Uno degli aspetti più importanti riguarda l’imposta sul capital gain: se venisse eletta alla Casa Bianca la taglierebbe dal 44,6% al 33%.
La candidata democratica deve far combaciare il proprio impegno a sostegno della classe media con l’obiettivo di non penalizzare chi fa investimenti in ambito tecnologico. Il mercato del Venture Capital americano è un attore fondamentale che nei decenni ha fatto sì che Oltreoceano fiorissero multinazionali e colossi tech. «Come presidente – ha detto – una delle mie massime priorità sarà rafforzare le piccole imprese americane. Per prima cosa aiuteremo più piccole imprese e innovatori a decollare».
Chi sono i sostenitori di Trump in Silicon Valley?
Da ex procuratrice della California, Kamala Harris può senz’altro contare su numerosi contatti in uno degli Stati più importanti dal punto di vista dell’innovazione. D’altra parte negli ultimi mesi si sono fatti avanti diversi imprenditori, che hanno deciso di esprimere il proprio sostegno a Donald Trump. Oltre a Musk, troviamo Ben Horowitz e Marc Andreessen (a capo di uno dei fondi VC più importanti al mondo), David Sacks e Chamath Palihapitiya (entrambi investitori e co-host di All-in, uno dei podcast sulla tecnologia più seguiti); citiamo infine i gemelli Winklevoss, fondatori dell’exchange crypto Gemini.