Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
Leggi anche: Gli AI Agent in che cosa ci potranno aiutare? L’intelligenza artificiale sarà alla portata di tutti?
Intelligenza artificiale si, intelligenza artificiale no
Le opinioni sull’IA sono da sempre contrastanti. Da un lato, molti sostenitori e investitori dell’intelligenza artificiale vedono un futuro prospero e produttivo grazie a questa tecnologia, in cui l’IA servirà i bisogni umani grazie tutor universali e assistenti medici. Dall’altro lato del dibattito c’è un gruppo di esperti di AI preoccupati che la tecnologia possa distruggere la razza umana. Altri semplicemente sottolineano che l’intelligenza artificiale, specialmente se usata in applicazioni come il riconoscimento facciale o gli algoritmi di assunzione e licenziamento, può automatizzare la discriminazione. Ma la vittoria repubblicana della scorsa notte rende molto più probabile che l’AI si sviluppi senza grandi limitazioni? La vicepresidente Harris ha supervisionato la politica dell’amministrazione Biden, che ha portato all’ordine esecutivo sull’intelligenza artificiale e ad altre iniziative correlate. Trump non ha detto molto sull’AI, ma Elon Musk sì. È il principale sostenitore (e finanziatore) di sistemi di intelligenza artificiale che privilegiano i principi di libertà rispetto a misure che limitano l’incitamento all’odio, il bullismo e la disinformazione. Nella corsa globale per superare la Cina, gli esperti del settore sostengono che mettere restrizioni troppo rigide sull’IA comprometterà gli Stati Uniti.
AI, come intende limitarla il Regno Unito?
Il Regno Unito fornirà alle aziende una nuova piattaforma per valutare e mitigare i rischi legati all’intelligenza artificiale. La piattaforma effettua valutazioni di impatto e analisi delle nuove tecnologie di AI ed esamina i dati alla base degli algoritmi di machine learning, al fine di rilevare eventuali bias. Il suo governo considera la sicurezza dell’intelligenza artificiale — inclusa la tecnologia di “assicurazione” — come un’area in cui il Regno Unito potrebbe ritagliarsi una nicchia competitiva. UK potrebbe, quindi, diventare leader globale nell’assicurare la sicurezza dell’AI? Le tecnologie di assicurazione, simili alla sicurezza informatica per il web, sono strumenti che aiutano le aziende a verificare, esaminare e fidarsi dei prodotti di machine learning con cui stanno lavorando. Le aziende che già producono questa tecnologia nel Regno Unito includono Holistic AI, Enzai e Advai. Come parte della nuova piattaforma, il governo del Regno Unito introdurrà uno strumento di autovalutazione per aiutare le piccole imprese a verificare se stanno utilizzando i sistemi di intelligenza artificiale in modo sicuro.
Quale sarà il futuro tra le aziende produttrici di contenuti e l’AI?
Ziff Davis, azienda di media digitali e internet americana ha condotto uno studio sui dati utilizzati dall’AI per il training. Lo studio dimostra che le aziende di intelligenza artificiale si basano in modo sproporzionato sui publisher commerciali di notizie e siti media per addestrare i loro LLM. Per alcuni grandi modelli linguistici, i contenuti di un gruppo di 15 editori premium costituivano una parte significativa dei dataset utilizzati per l’addestramento. Analizzando una replica open-source del dataset OpenWebText di OpenAI, utilizzato per addestrare GPT-2, lo studio ha trovato che quasi il 10% degli url proveniva dai 15 editori premium esaminati. La maggior parte delle aziende di notizie che stanno concludendo accordi con imprese di AI non si sta più concentrando sull’addestramento dei dati, poiché questi tendono a generare profitti una tantum. I nuovi accordi a lungo termine per fornire contenuti di notizie ai chatbot basati sull’intelligenza artificiale generativa, in modo che possano rispondere a domande in tempo reale su eventi attuali.
Quale sarà il futuro dei motori di ricerca basati sull’AI?
OpenAI ha annunciato di aver integrato un motore di ricerca direttamente nelle app e sul sito web di ChatGPT. Oggi è disponibile agli abbonati individuali e aziendali e presto sarà accessibile ai clienti education e alle grandi aziende. Gli utenti possono scegliere di consultare direttamente il motore di ricerca cliccando su un’icona a forma di globo. ChatGPT indirizzerà automaticamente le domande al motore di ricerca quando ritiene che possano beneficiare di informazioni in tempo reale. Le risposte sembrano simili ad altre risposte di ChatGPT, ma possono includere nuovi tipi di risultati, come mappe, grafici di borsa e immagini aggiuntive. La ricerca online è un settore da oltre 200 miliardi di dollari a livello globale, con la quasi totalità dei ricavi generati dalla pubblicità, la maggior parte dei quali destinati a Google. Il settore ha visto nuovi concorrenti come Perplexity, oltre alle iniziative del leader di mercato Google che ha aggiunto l’AI nelle ricerche. Nei nuovi motori di Ricerca basati su AI non è presente la pubblicità e non ci sono piani per integrarla.