Obiettivo: far risparmiare alle casse federali 2 trilioni di dollari. In qualità di nuovo capo del DOGE, ossia il Department of Government Efficiency, Elon Musk è entrato come prevedibile a fare parte della squadra di governo di Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti. Il repubblicano ha ufficializzato la nomina nelle scorse ore, dando un primo riconoscimento al Ceo di Tesla, il suo più importante sostenitore negli ultimi mesi di campagna elettorale.
Cosa farà Elon Musk per la Casa Bianca?
A capo di alcune delle società più importanti e innovative del pianeta, Elon Musk è noto per i suoi metodi di gestione aziendale. Dopo aver acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari nel 2022 ha licenziato la maggior parte dei circa 10mila dipendenti; negli scorsi mesi ha deciso drastici tagli in Tesla: 14mila persone sono state mandate a casa (oltre il 10% dell’organico).
Simili scelte saranno prese ora in ambito federale per far risparmiare risorse alle casse pubbliche? In sua compagnia ci sarà Vivek Ramaswamy, l’imprenditore e investitore che ha partecipato alle primarie repubblicane e che ha velocemente rinunciato alla corsa per sostenere Trump. Nel suo programma elettorale Ramaswamy aveva preso spunto dai licenziamenti di massa in Twitter per presentare quel che avrebbe voluto fare se eletto alla Casa Bianca. Difficile pensare che Musk riesca a tagliare migliaia di posti di lavoro in ambito federale senza generare un effetto negativo sul consenso di Trump.
Quanto ha donato Musk alla campagna di Trump?
Come riporta il Post, Trump ha detto che DOGE – acronimo che evidentemente strizza l’occhio alla criptovaluta meme tanto amata da Musk – sarà il «Progetto Manhattan del nostro tempo» con riferimento al progetto della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale. Da ex democratico, l’uomo più ricco del mondo ha scelto di diventare uno dei più noti paladini delle destre e dei conservatori a livello globale.
A parole il Ceo di Tesla dice di essere allarmato per il woke culture virus – il politicamente corretto esasperato – e per gli attacchi alla libertà di parola. Ora che può diventare una sorta di presidente ombra, dopo aver donato oltre 100 milioni di dollari alla campagna di Trump, godrà di un clima politico più favorevole ai suoi affari, dalle auto a guida autonoma ai lanci di SpaceX fino allo scontro con Sam Altman per gli sviluppi dell’Intelligenza artificiale.