Partire dai numeri rafforza la percezione della solidità di una realtà in crescita. In Puglia, il Progetto SETE: 100 idee per cambiare il mondo – una call4ideas che ha selezionato le migliori soluzioni innovative per (r)innovare il settore idrico, promuovendo l’uso responsabile e il risparmio dell’acqua – ha visto la partecipazione di ben 56 startup. Un risultato straordinario, considerando sia la specificità del tema, l’acqua, sia la complessità della sfida.
La Regione Puglia ha inoltre destinato risorse significative a startup e PMI, con 80 milioni di euro già disponibili e altri 90 milioni in arrivo. Negli ultimi anni, il territorio ha registrato una crescita notevole nel panorama delle startup innovative: tra il 2019 e il 2020, l’incremento è stato del 17,4%, nettamente superiore alla media nazionale del 10%.
Non solo: i processi di digitalizzazione in questa Regione, registrano un ottimo piazzamento: secondo l’Indice Desi (Digital economy and society index) elaborato dal Politecnico di Milano, la Puglia è la prima regione al Sud.
La Puglia si sta affermando sempre più come una “terra per startup” grazie a una combinazione vincente di fattori: la capacità di utilizzare efficacemente i fondi comunitari, la sinergia progettuale tra istituzioni e privati, una forte vocazione all’internazionalizzazione e una cultura del lavoro pervicace come quella delle “formiche”, citando lo scrittore, meridionalista, Tommaso Fiore.
Ne abbiamo parlato con Rocco De Franchi, Responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia.
Rocco De Franchi, Responsabile Comunicazione Istituzionale, Regione Puglia
De Franchi, la call4ideas SETE ha attirato 56 progetti. Vi aspettavate questi numeri?
Non siamo sorpresi. Ci aspettavamo un buon riscontro dalla call4ideas, perché rappresenta uno dei risultati del lavoro svolto in questi anni in Puglia.
Su quali basi si fonda questo lavoro?
La Puglia è terra per startup, attrattiva e generosa. Questo è merito della programmazione strategica delle istituzioni e della capacità di utilizzare in maniera efficace i fondi comunitari, sia quelli della vecchia programmazione che quelli della nuova. Finanziamo il 60% delle startup che non sono pugliesi, dimostrando che la nostra strategia di attrarre talenti e competenze sta portando risultati concreti.
Nel 2025 su cosa lavorerete?
Il 2025 sarà un anno di continuità rispetto al lavoro svolto quest’anno. Proseguiremo su questa strada, utilizzando i fondi di sviluppo e coesione per offrire ai giovani imprenditori e alle aziende l’opportunità di sviluppare i propri progetti in Puglia. Partendo dal nostro territorio, puntiamo a creare un ecosistema regionale capace di rafforzare l’innovazione italiana ed europea.
Regione Puglia: un hub internazionale di talenti e idee?
I numeri e i fatti dicono di sì. Non siamo migliori degli altri, ma in questo contesto mi viene in mente Tommaso Fiore, scrittore e meridionalista, che ha saputo interpretare le peculiarità del Mezzogiorno italiano come pochi altri. Quando definiva i pugliesi un “popolo di formiche,” utilizzava una metafora per descrivere la laboriosità e la tenacia degli abitanti di questa terra, in particolare dei contadini dell’epoca. Le formiche lavorano instancabilmente, anche quando le cicale cantano e in qualsiasi condizione climatica. Questa cultura del lavoro, così radicata, continua a portare frutti. Ritengo che questa metafora sia ancora oggi molto pertinente e attuale. Basti pensare che in una Regione a forte rischio idrico, abbiamo costruito l’acquedotto più grande d’Europa.
In che modo questa cultura locale ha facilitato l’attrattività della Puglia oltre i confini regionali?
Abbiamo scelto di contaminare e connettere diverse realtà, mettendo in relazione le istituzioni con le università, i giovani e le imprese. È una visione aperta, che punta a fare sistema con le realtà più dinamiche e creative, non solo pugliesi e italiane, ma anche internazionali. Lo sguardo della Puglia è rivolto al mondo. Siamo una comunità in cammino, che non dimentica le proprie radici, ma guarda al futuro con ambizione.