«So che alcuni socialisti dei social media dicono: “Sono ricchi, quindi non importa”, ma è un’assurdità. Non importa quanti soldi hai, fa sempre male perdere i tuoi album di fotografie, i tuoi animali domestici e la tua collezione di magneti da frigo». In uno dei suoi graffianti e polemici editoriali sul Sun, Jeremy Clarkson è intervenuto per commentare la tragedia ancora in corso in California. Gli incendi a Los Angeles per il momento hanno registrato almeno 24 morti e 150mila sfollati.
Jeremy Clarkson: cosa ha detto sugli incendi a Los Angeles
«Mentre guardo con orrore l’incredibile devastazione causata dagli incendi a Los Angeles – ha scritto Clarkson – una domanda continua a venirmi in mente: quelle gigantesche case a forma di torta nuziale in cui vivevano tutte le celebrità – di cosa erano fatte, esattamente? Un attimo prima erano enormi, tentacolari “ville” e poi, in un batter d’occhio, erano polvere».
Jeremy Clarkson si è detto ovviamente vicino a chi è stato coinvolto dalla tragedia in corso, ma non ha ovviamente voluto rinunciare a commentare la notizia a modo suo. «Naturalmente, ora ci sarà un’inchiesta per determinare il motivo per cui gli incendi sono diventati così vasti – ma non sono sicuro che una cosa del genere sia necessaria. Perché se vivete in una parte del mondo dove le precipitazioni sono scarse, i venti possono essere forti e le temperature elevate, non avete bisogno di un’inchiesta che vi dica che non dovreste vivere in una casa fatta di legno di balsa e cartapesta».
Tutt’altro che amico degli ambientalisti, l’ex conduttore di Top Gear e Grand Tour ha detto che la cultura green californiana non avrebbe aiutato, dal suo punto di vista. «Cinque anni fa, vaste zone dell’Australia sono bruciate e tutti hanno detto che era colpa del riscaldamento globale. La popolazione indigena aborigena, tuttavia, sosteneva che in quella zona era sempre stato piuttosto caldo. Per questo motivo, erano soliti rimuovere rami e ramoscelli caduti e creare delle fasce tagliafuoco».
Il giornalista UK si è tenuto il consiglio per la parte finale. «Quando (le case, ndr) verranno ricostruite, suggerisco di non spendere i soldi per l’enormità, ma per materiali da costruzione costosi che non prendono fuoco così facilmente. La casa sarà più piccola e meno imponente, ma almeno sopravviverà al prossimo incendio».