Con la nuova Legge di Bilancio è confermata la detrazione fiscale per le spese sostenute per cani, gatti, criceti, furetti e piccoli roditori, che ammonta fino a 550 euro. Ma chi può riceverla e attraverso quali canali si può fare domanda?
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Bonus animali domestici, come richiederlo
Al momento della dichiarazione dei redditi, gli aventi diritti possono detrarre il 19% delle spese veterinarie sostenute durante l’anno al quale la certificazione si riferisce, fino a un massimo di 550 euro. Per avere diritto alla detrazione è necessario possedere un animale domestico regolarmente registrato all’Anagrafe degli animali d’affezione. Il contributo non riguarda tutti gli animali, ma solo alcune tipologie come: cani, gatti, criceti, furetti e piccoli roditori. Il bonus può essere chiesto per le spese veterinarie e anche per quelle per i farmaci nel caso che si sia sostenuta una spesa minima di 129,11 euro, ma se le spese per l’acquisto di medicinali sono inferiori a questa cifra, non sono detraibili. La detrazione fiscale va chiesta al momento di compilare la dichiarazione dei redditi, inserendo le spese mediche per i propri animali domestici sostenute durante l’anno.
Bonus animali domestici, che cosa rientra nell’agevolazione?
Si può chiedere la detrazione fiscale per le spese tracciabili effettuate per visite specialistiche, operazioni chirurgiche, esami di laboratorio e per l’acquisto di farmaci prescritti dal veterinario (ma in questo caso c’è un limite minimo di spesa di 129,11 euro). Non sono detraibili le spese per animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare. Sono escluse, invece, quelle per animali utilizzati per attività commerciali o agricole, e, chiaramente, per quelli coinvolti in attività illecite. Il bonus è valido anche è per animali d’affezione come criceti, furetti e piccoli roditori. Non è, invece, ancora chiaro se possano rientrare nel beneficio anche rettili, anfibi e invertebrati. Per poter avere diritto alla detrazione fiscale è necessario che le spese siano state sostenute utilizzando strumenti di pagamento tracciabili (con carte o bonifico bancario). Occorre conservare le ricevute dei pagamenti, che vanno allegate alla dichiarazione dei redditi. Lo stesso discorso vale anche per i farmaci: per avere diritto al bonus serve lo scontrino fiscale con riportato il codice fiscale del richiedente.