DeepSeek ha come logo una balena, ma non la si pensava capace di inabissarsi nel mare magnum del Web senza lasciare traccia. Invece, secondo quanto si apprende, l’AI made in China in queste ultime ore sarebbe sparita dai principali negozi digitali: App Store di Apple e Play Store di Google.
Che fine ha fatto DeepSeek in Italia?
Non è dato sapere se in qualche modo c’entri il fatto che l’Autorità per la protezione dei dati abbia inviato una richiesta di informazioni a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, ovvero le società che forniscono il servizio di chatbot.
Le bordate americane
Oltre all’iniziativa del nostro Garante, si ricorda che nelle ultime ore sono piovute sulla startup cinese responsabile del nuovo software che ha terremotato il comparto dell’AI critiche molto pesanti. Bloomberg riferisce che Microsoft sta verificando se i dati di OpenAI siano stati utilizzati senza autorizzazione per rendere DeepSeek tanto competitiva in così poco tempo. L’AI e crypto zar della Casa Bianca, David Sacks, è intervenuto sulla questione: come si legge su TechCrunch, che cita un’intervista su Fox News, il membro del team del presidente Trump ha parlato di prove secondo cui la società cinese avrebbe sfruttato la tecnologia di OpenAI usando la tecnica della distillation.