Il bonus tinteggiatura è stato confermato anche per il 2025, ma con alcune importanti modifiche. L’agevolazione serve a sostenere le spese di manutenzione e rifacimento delle pareti della propria unità abitativa, nell’ambito di interventi di riqualificazione condominiale e, con alcune limitazioni, per gli immobili privati. Scopriamo quali sono le opere che rientrano nel bonus.
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Che cosa comprende il bonus tinteggiatura?
Il bonus tinteggiatura rientra tra i lavori che sono previsti per le detrazioni fiscali su manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione realizzato su parti comuni di edifici residenziali o di singole unità di qualsiasi categoria catastale.
Tra i lavori sono compresi:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell’area privata; costruzione di scale interne.
Vengono esclusi dall’agevolazione gli interventi di manutenzione ordinaria, invece, per gli immobili di privati. Il bonus tinteggiatura non vale, quindi, per la semplice verniciatura delle pareti interne della propria abitazione, ma può essere richiesto solo per gli esterni o in caso di imbiancatura delle parti comuni del condominio.
Come ottenere il bonus?
Per ottenere la detrazione si potrà fare ricorso al rimborso Irpef compilando la dichiarazione dei redditi, tramite il 730 precompilato o il modello Redditi Persone Fisiche. Per poter usufruire dell’agevolazione, il richiedente deve poter dimostrare i pagamenti effettuati esclusivamente con metodi tracciabili, come bonifici postali o bancari, e le relative ritenute. Inoltre, è necessario presentare la seguente documentazione:
- domanda di accatastamento, se l’immobile non è ancora censito;
- ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Imu), se dovuta;
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese, per gli interventi sulle parti condominiali;
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi;
- abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili
A partire dal 1 gennaio 2025, la percentuale della detrazione fiscale è passata dal 50% al 36% per i lavori realizzati fino al 31 dicembre 2025. E il limite di spesa è sceso da 96mila a 48mila euro. Il rimborso sarà accreditato in dieci rate annuali di pari importo.