L’esordio ha rievocato i brutti ricordi del porting del primo capitolo di The Last of Us su PC nel 2023. Finora i giudizi su Marvel’s Spider-Man 2, l’esclusiva Sony (qui la nostra recensione per console) disponibile su Steam, non sono stati entusiasmanti per dirla con un eufemismo. Diversi commenti sulla piattaforma non sono affatto lusinghieri, con gamer che hanno lamentato glitch e crash del sistema. Vediamo comunque insieme l’operazione nel suo complesso.
Marvel’s Spider-Man 2, la recensione su PC
La nostra esperienza iniziale con Marvel’s Spider-Man 2 è stata tutto sommato priva di difetti o problemi plateali, con un PC non da top di gamma. L’ultimo capitolo dell’esclusiva Sony dedicata a uno dei supereroi più giovanili e simpatici dell’universo Marvel parte con una delle boss fight più elettrizzanti del panorama videoludico. Un tutorial in grande stile, farcito di cinematiche superbe, che rendono giustizia a tripla A degni di questo nome. Lo scontro con Sandman rimane adrenalina pura.
La New York che i gamer avranno il privilegio di poter attraversare, volando da un grattacielo all’altro, toglie semplicemente il fiato. La mappa della metropoli è, come noto, stata ampliata rispetto al capitolo precedente. Miles Morales e Peter Parker sono i protagonisti di una IP che ha saputo ripetersi, esplorando vari filoni narrativi e dando agli appassionati una copiosa dose di contenuti, oltre che di ricco gameplay. Il duo, l’allievo e il mentore, è affiatato e pronto ad affrontare nuovi pericoli, in una caccia aperta.
Torniamo però un istante al porting su PC. I requisiti consigliati per godersi l’avventura sono i seguenti: SSD da 140 GB; GPU NVIDIA GeForce RTX 3060 / AMD Radeon RX 5700; CPU: Intel Core i5-8400 / AMD Ryzen 5 3600; RAM da 16 GB e un sistema operativo Windows 10/11. L’opera di Insomniac è esigente in termini di prestazioni, ma ha saputo ricompensare i gamer.
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Anche su PC i combattimenti in Marvel’s Spider-Man 2 rappresentano una delle componenti più divertenti e appaganti, anche se non raggiungono (per chi scrive) la libidine che sa regalare God of War. A seconda del grado di difficoltà che si vuole impostare, il videogioco è accessibile per chiunque e riesce a far sentire qualsiasi utente in grado di padroneggiare questi supereroi in un contesto così sfidante e pieno di minacce.
Inutile dire che prima di mettere le mani sull’ultimo capitolo è fortemente consigliato recuperare gli episodi precedenti, anche per conoscere meglio uno dei protagonisti del sequel. Al netto dei difetti che molti gamer hanno riscontrato, ci sentiamo di dire che come opera il videogioco resta di grande livello, un titolo che patch imminenti e future potrebbero senz’altro riaggiustare per restituirgli il prestigio che merita.