Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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FigureAI si separa da OpenAI
Figure AI, startup di robotica, ha interrotto la sua partnership con OpenAI. L’azienda sta lavorando allo sviluppo di un robot umanoide multifunzione per uso commerciale e residenziale. OpenAI è stato un investitore di lunga data in Figure: le due aziende avevano annunciato un accordo lo scorso anno con l’obiettivo di “sviluppare modelli di intelligenza artificiale di nuova generazione per robot umanoidi“. Ad agosto, le due aziende avevano comunicato che il robot umanoide Figure 02 avrebbe utilizzato i modelli di OpenAI per la comunicazione in linguaggio naturale. Che significato ha, quindi, questa separazione? L’embodied AI, ossia l’AI nei robot, ha necessità specifiche e potrebbe essere sempre meno esternalizzata così come accade nello sviluppo dell’hardware nella robotica.
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Lo scorso anno, BMW ha annunciato di aver iniziato a utilizzare i robot di Figure in una fabbrica del South Carolina e OpenAI potrebbe anche essere sulla strada per sviluppare il proprio hardware umanoide. L’azienda ha presentato una domanda di marchio presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO) riguardante i robot umanoidi. Il testo fa riferimento sia a “robot umanoidi programmabili dagli utenti” sia a “robot umanoidi con funzioni di comunicazione e apprendimento per assistere e intrattenere le persone“.
OmniHuman, la nuova AI di ByteDance
OmniHuman è il nuovo sistema di AI sviluppato da ByteDance che trasforma singole fotografie in video realistici di persone che parlano, cantano e si muovono in modo naturale. Questa applicazione genera video a figura intera che mostrano i soggetti mentre gesticolano e si muovono in sintonia con quello che dicono, superando i modelli di AI precedenti che riuscivano ad animare solo i volti o la parte superiore del corpo.
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Il team ha addestrato OmniHuman con oltre 18.700 ore di video di esseri umani utilizzando un approccio innovativo che combina diversi tipi di input: testo, audio e movimenti corporei. Questa strategia di addestramento “omni-condition” consente all’Intelligenza artificiale di apprendere da dataset molto più ampi e diversificati rispetto ai metodi precedenti. Questa innovazione potrebbe rimodellare l’intrattenimento digitale e le comunicazioni? Lo sviluppo arriva in un momento di competizione crescente nella generazione video con l’AI, con aziende come Google, Meta e Microsoft che stanno perseguendo tecnologie simili. E l’innovazione di ByteDance potrebbe dare alla casa madre di TikTok un vantaggio in questo campo in rapida evoluzione. Gli esperti del settore affermano che questa tecnologia potrebbe trasformare la produzione di contenuti per l’intrattenimento, la creazione di materiali educativi e le comunicazioni digitali. Tuttavia, solleva anche preoccupazioni riguardo al potenziale uso improprio nella creazione di media sintetici a fini ingannevoli.
Formazione, leadership e AI
CodeSignal, nota per la sua piattaforma di valutazione delle competenze tecniche, sta facendo una svolta nel campo della formazione alla leadership e alla comunicazione. La piattaforma cresce rapidamente soprattutto grazie al nuovo strumento di simulazione conversazionale basato sull’Intelligenza artificiale. Questo passo rappresenta un’espansione strategica oltre il core business dell’azienda focalizzato sulle valutazioni tecniche, che ha già ha attirato clienti come Netflix, Capital One, Meta e Dropbox. La nuova offerta dell’azienda utilizza un’AI abilitata alla voce per simulare scenari sul posto di lavoro, consentendo agli utenti di esercitarsi in conversazioni difficili come fornire feedback o risolvere conflitti. Il sistema offre coaching in tempo reale tramite un mentore AI chiamato Cosmo.
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La formazione dei leader potrà, quindi, in futuro essere accessibile a tutti? In genere, costa tra i 20.000 e i 40.000 dollari a persona per un programma di un mese. E per un team dirigenziale di 10 persone si parla di un costo di diversi milioni di dollari, il che significa che non è mai stata accessibile a nessuno al di sotto del livello esecutivo. Il nuovo simulatore di conversazioni AI di CodeSignal presenta agli utenti scenari lavorativi e offre una finestra di 5 minuti per esercitarsi in conversazioni manageriali difficili, guidati da Cosmo, il mentore AI. L’azienda sta puntando sul segmento dei middle manager, spesso trascurato dai programmi di sviluppo della leadership tradizionali a causa dei costi elevati. La soluzione proposta si attesta a 25 dollari al mese per le singole persone e a 39 dollari per utente al mese per le licenze aziendali.
Replit, l’app per tutte le esigenze
“Qualunque cosa ti serva… crea un’app per questo. Ora sul tuo telefono. Per tutti. Gratis,”. Con questo slogan, l’ad di Replit ha annunciato un nuovo agente di AI capace di sviluppare siti web e applicazioni utilizzando il linguaggio naturale. Replit supporta centinaia di linguaggi di programmazione e framework senza necessità di configurazione, rendendolo accessibile a sviluppatori di tutti i livelli. L’azienda promette: «Replit è perfetto per te, che tu sia nuovo nella programmazione o che tu stia sviluppando progetti da anni». I non programmatori potrebbero essere i clienti target dei futuri sistemi di AI? L’AI potrebbe aiutare i non programmatori a parlare con i computer agendo come traduttore tra linguaggio naturale e linguaggio di programmazione. A questo approccio che accosta la lingua dei computer a qualunque altro linguaggio, si affianca la legge di La “Amjad”, che afferma che il ritorno sull’apprendimento di un po’ di codice raddoppia ogni sei mesi. Il che significa che una comprensione molto basica di come funziona il software permette alle persone di sfruttare strumenti di AI sempre più potenti.
La storia si ripete: prima di Windows, le persone inserivano comandi complessi e oscuri in MS DOS. Ma solo una piccola percentuale della popolazione era disposta ad adottare una tecnologia che richiedeva l’apprendimento di un linguaggio completamente nuovo. DOS ha lasciato il posto a Windows, e i clic del mouse hanno sostituito i comandi. E Windows e i click stanno lasciando il posto all’AI.