Regalecus glesne è il nome scientifico del “pesce remo”, chiamato anche “pesce del giorno del giudizio”. La particolarità di questo esemplare rarissimo è che la leggenda lega la sua apparizione alla comparsa di catastrofi naturali come tsunami o terremoti. Ma perchè? E che cosa è successo dopo i precedenti avvistamenti?
Pesce remo, da dove proviene?
Il pesce remo nuota nelle profondità marine e l’avvistamento a riva in Messico è un evento eccezionali per gli studiosi stessi, considerando che, generalmente, questa creatura si trova tra i 200 e i 1.000 metri di profondità. Si presenta con un corpo senza squame, allungato, nastriforme e argenteo, una pinna dorsale di colore rosso, una sorta di cresta sopra la testa e due pinne lunghe pelviche simili, come suggerisce proprio il suo nome, a dei remi. Ma la sua peculiarità principale è la lunghezza: sebbene generalmente raggiunga i 3 metri, alcuni avvistamenti hanno stimato lunghezze anche superiori a 11 metri, per una peso massimo documentato di 200 kg. La testa è più piccola rispetto al corpo, con bocca prominente e sdentata. Il pesce remo si nutre, principalmente, di plancton, piccoli crostacei, molluschi e pesci, ma non rappresenta alcun pericolo per animali più grandi, compresi gli esseri umani. Vive in tutti i mari e gli oceani e nuota ondulando la sua lunga pinna dorsale, mantenendo il resto del corpo dritto, nel cosiddetto “nuoto amiiforme”.
La leggenda del pesce remo
l suo nome è legato ad antiche profezie e per questo è noto anche come “pesce dell’Apocalisse“. Secondo alcune credenze, se si avvista uno dei questi animali la sua comparsa è associata a catastrofi naturali come tsunami o terremoti. Una teoria che si è rafforzata nel 2011, quando alcuni pesci remi sono stati avvistati in Giappone: poco dopo il Paese è stato colpito da terremoto e tsunami. Denominato anche Grande terremoto del Giappone orientale, è stato il sisma più potente mai registrato in Giappone e il quarto più potente al mondo dall’inizio delle registrazioni moderne nel 1900. In seguito alle scosse del 2011, si è generato un violento tsunami: misurazioni del livello medio del mare indicano che l’arrivo dell’onda tsunami ha impiegato almeno 72 ore per ridursi. Una tragedia che ha causato 15.703 vittime, 5.314 feriti e 4.647 dispersi. Per molti, dunque, l’avvistamento di questo pesce è il segnale che sta per accadere qualcosa di brutto.