I nuovi vertici dell’FBI vantano una certa esperienza nel settore dei podcast. Oltre infatti al neo direttore Kash Patel, anche il nuovo numero 2 del Federal Bureau Dan Bongino, 50 anni, si è fatto un nome grazie al suo programma “The Dan Bongino Show”.
Chi è Dan Bongino
Con un passato nel dipartimento di polizia di New York e nel Secret Service, è uno dei personaggi pubblici che in tutti questi anni ha più difeso l’operato del presidente USA, diffondendone anche le falsità sul mai dimostrato furto alle elezioni del 2020. Nel post che pubblichiamo qui sotto, risalente al 2022, Bongino auspicava licenziamenti per tutti quei funzionari dell’FBI e del Dipartimento di Giustizia che hanno indagato nel processo (poi archiviato) sui documenti classificati che Trump ha conservato a Mar-a-Lago.
Come ha scritto Donald Trump su Truth Social, ora che Bongino diventa il numero 2 dell’FBI sarebbe pronto a rinunciare al proprio podcast. Sono oltre 2.400 le puntate del suo programma nel quale ha affrontato tematiche d’attualità che riguardano gli USA e non solo. Le sue prese di posizione lo hanno portato a essere definito uno delle voci più rappresentative dell’estrema destra negli Stati Uniti.
Il ruolo dei podcast nella vittoria di Trump
Il ruolo dei podcast nella vittoria di Trump alle elezioni 2024 è stato prezioso. Il tycoon è stato ospite in diversi dei programmi più seguiti, a partire dal Joe Rogan Show, a ridosso del voto, raccogliendo peraltro l’endorsement da parte del podcaster più seguito al mondo; è stato intervistato anche dagli host di All In Podcast, tra i quali compare David Sachs, che ora per la Casa Bianca si occupa di AI e criptovalute.