E’ ancora un “testa a testa” quello fra l’Antitrust e Ryanair: questa volta l’autorità di controllo dei mercati accusa la compagnia aerea low cost di aver fornito «informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in esito alle richieste» dell’Agcm del dicembre 2023, sul potenziate «abuso di posizione dominante». Ecco che cosa è successo.
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La bagarre tra l’Antitrust e Ryanair
Secondo quanto si legge da “Il Messaggero”, l’indagine era stata avviata dopo il «consistente precludere gli acquisti da parte delle agenzie di viaggio» dei biglietti Ryanair tramite il sito internet della stessa low cost e «nell’offerta di condizioni peggiorative con il gds, così impedendo e/o ostacolando» le agenzie nella vendita di biglietti aerei della compagnia.
Il tutto a scapito di «una concorrenza effettiva nei mercati della vendita dei servizi turistici, a danno delle agenzie di viaggi e con effetti negativi per il benessere dei consumatori che si avvalgono di tali operatori». L’Agcm ha fissato in 30 giorni il termine entro il quale Ryanair potrà presentare «nuovi scritti difensivi e chiedere di essere sentita».