Volkswagen, primo produttore europeo d’auto, ha visto calare nel 2024 gli utili di quasi un terzo rispetto al 2023, da 17,8 miliardi a 12,4 miliardi. La casa tedesca archivia così un 2024 difficile con risultati, sebbene in forte calo, comunque superiori alle attese. Il risultato operativo vede una flessione del 15% rispetto al 2023, ma quale è la causa di questo crollo?
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Utili in netto calo per Volkswagen
A pesare sugli utili di Volkswagen sono, soprattutto, l’aumento dei costi fissi e le misure di ristrutturazione aziendale. Con nove milioni di auto vendute nel 2024, la casa automobilistica tedesca registra una flessione del 3% rispetto al 2023. Il colosso dell’automotive pare, infatti, che non sia riuscito a compensare con la crescita in Sudamerica il forte calo in Cina. Il margine operativo si è fermato al 5,9%, in calo rispetto al 7% del 2023, ma leggermente superiore alle attese di mercato del 5,72%. Il calo dell’utile operativo, in particolare, è stato determinato da un aumento dei costi fissi, con spese straordinarie per 2,6 miliardi, in particolare per la ristrutturazione. Le vendite di veicoli si sono attestate a 9 milioni di unità, leggermente al di sotto delle attese di 9,11 milioni e in calo rispetto ai 9,4 milioni dell’anno precedente. La performance debole in Cina ha influito negativamente, mentre in Europa e Nord America le vendite sono rimaste stabili.
Volkswagen e le previsioni per il 2025
Volkswagen ha confermato una previsione prudente per il 2025, aspettandosi un margine operativo tra il 5,5% e il 6,5%, in miglioramento rispetto al 5,9% del 2024 ma comunque contenuto rispetto ai livelli pre-pandemia. La casa automobilistica ha, inoltre, annunciato un dividendo di 6,36 euro per ogni azione privilegiata, in calo rispetto ai 9,06 euro del 2023, riflettendo l’impatto delle misure di riduzione dei costi, inclusi i tagli di posti di lavoro e la riduzione della capacità produttiva annunciati lo scorso dicembre. Volkswagen dovrà affrontare la debolezza della domanda, l’aumento dei costi e le incertezze legate alle tensioni commerciali, soprattutto in relazione ai dazi Usa sulle importazioni europee. Tuttavia, il gruppo ha ribadito di puntare a rafforzare la propria posizione attraverso una strategia basata sulla transizione verso l’elettrico, lo sviluppo del software e una maggior efficienza produttiva.