Non sappiamo ancora quando comincerà ma dopo i funerali di oggi di Papa Francesco le attenzioni dei fedeli di tutto il mondo saranno rivolte al prossimo appuntamento cruciale per la Chiesa Cattolica. Il Conclave nelle prossime settimane eleggerà il successore di San Pietro. Ma come funziona il Conclave?
Chi può partecipare e votare al Conclave?
Sono ammessi al Conclave i cardinali che non hanno compiuto 80 anni al momento della morte o delle dimissioni del Papa. Sono 135 in tutto, molti dei quali nominati da Papa Francesco durante il suo pontificato. Molto probabilmente non prenderanno tutti parte alla votazione per ragioni di salute.
Quando inizia il Conclave
L’incontro si tiene nella Cappella Sistina, nella Città del Vaticano, e inizia con la frase latina «Extra omnes» («Fuori tutti»), che segna l’inizio ufficiale di questo incontro del collegio cardinalizio per votare il successore sulla Cattedra di San Pietro. Da quel momento, i cardinali sono isolati dal mondo esterno per garantire la segretezza delle votazioni. Il primo giorno se ne organizza soltanto una, mentre dal successivo possono essercene fino a quattro.
Quanti voti servono per eleggere un nuovo Papa
Per essere eletto un cardinale deve ricevere almeno due terzi dei voti delle persone presenti e votanti. Le regole del Conclave impongono un giorno di preghiera e riflessione nel caso in cui non si dovesse eleggere un pontefice dopo tre giorni. In seguito è prevista una pausa dopo sette scrutini a vuoto per un massimo di quattro pause.
Se neppure in questo caso si riesce ad eleggere un Papa si procede con la votazione tra i due cardinali che hanno ottenuto più voti nello scrutinio precedente, senza che però questi due possano esprimere un voto. Alla fine di ogni votazione, se non viene eletto il pontefice, si bruciano le schede e si fa in modo che dal comignolo sul tetto visibile da piazza San Pietro fuoriesca una fumata nera. Diventa bianca soltanto per annunciare l’Habemus Papam.