Abbiamo già scritto dei piani di espansione di Stellantis negli Stati Uniti, dove la multinazionale sta investendo in varie società della mobilità come Archer (impegnata sui taxi volanti). Factorial Energy è un’altra delle realtà innovative su cui il gruppo italo-francese ha deciso di puntare destinandovi finanziamenti per 75 milioni di dollari. Il focus sono le batterie allo stato solido che, a differenza delle batterie agli ioni di litio, garantiscono maggiore densità energetica oltre a una ricarica più veloce.
Come saranno le batterie di Stellantis?
In queste ore Stellantis e Factorial hanno comunicato la convalidazione delle celle per batterie allo stato solido FEST (Factorial Electrolyte System Technology). In un comunicato si legge di «un importante passo avanti nell’introduzione sul mercato delle batterie per vetture elettriche di nuova generazione».
Le celle FEST da 77Ah hanno una densità di energia specifica di 375Wh/kg con oltre 600 cicli. Tra le notizie rilevanti c’è quella riguardante i tempi di ricarica: dal 15% a oltre il 90% di carica in 18 minuti a temperatura ambiente. Per garantire un utilizzo su una vasta gamma di veicoli le società hanno spiegato che le celle offrono un’elevata potenza di uscita con velocità di scaricamento fino a 4C. Stellantis installerà queste batterie a bordo di mezzi dimostrativi a partire dal 2026.
Come si legge su The Verge, la tecnologia in questione permette alle batterie di funzionare in condizioni di clima estremo, fino a – 45°C. Tra gli investitori di Factorial ci sono altre case automobilistiche come Hyundai e Mercedes. Queste batterie di nuova generazione rientrano nei piani di altri marchi come Toyota, Volkswagen e Honda.