La Guardia di Finanza ha sottoposto Enrico Camosci, campione bolognese di poker, a una verifica fiscale. Come si legge su La Stampa, le Fiamme Gialle hanno agito per una presunta omessa dichiarazione dei redditi da 1,5 milioni di euro. Rischierebbe anche una contestazione penale. Dal giornale di Torino leggiamo anche che «le vincite realizzate sui siti di gioco d’azzardo con sede in Europa sono tassate alla fonte, quindi, possono essere incassate al netto dal giocatore. Diversa la situazione se il montepremi arriva dall’estero, dove il denaro vinto costituisce reddito per l’intero ammontare percepito».
Chi è Enrico Camosci
Enrico Camosci, 31 anni, è riconosciuto a livello internazionale come uno dei giocatori di poker più talentuosi. Camosh – il suo soprannome – risiede a Malta ed è esperto anche di partite di poker online, dove è in grado di seguire più tavoli in contemporanea. Nel 2024 è stato il giocatore dell’anno in Italia, staccando Simone Andrian di oltre 500 punti. A livello mondiale ha raggiunto la 15esima posizione.
Gli accertamenti delle ultime ore, come si legge sulla Gazzetta di Bologna, sono stati portati avanti in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e sono partiti analizzando dati di siti specializzati e sui social network dove Enrico Camosci racconta il proprio lavoro. Siamo ovviamente nelle fasi iniziali con tutte le verifiche del caso che andranno fatte per confermare eventuali irregolarità o illeciti.