Al momento la collaborazione rimane sul vago, ma è rilevante dato che coinvolge una delle Big Tech statunitensi più importanti e la seconda casa automobilistica più capitalizzata al mondo. Waymo, sussidiaria di Google, ha stretto una partnership strategica con Toyota per lavorare sullo sviluppo dei veicoli a guida autonoma. Come si legge in un post sul sito, «le società esamineranno come sfruttare la tecnologia autonoma di Waymo e l’esperienza di Toyota nel settore dei veicoli per migliorare le auto di proprietà di prossima generazione».
Cosa sappiamo sulla partnership tra Waymo e Toyota
Waymo è una delle realtà più all’avanguardia nella guida autonoma a livello internazionale. Negli Stati Uniti conta su una flotta di robotaxi in servizio in varie città, da San Francisco ad Austin. Negli ultimi anni ha poi beneficiato della crisi di Cruise, società di proprietà di General Motors che naviga da tempo in gravi difficoltà finanziarie dopo la crisi scoppiata a seguito di un incidente che ha coinvolto un pedone in California nel 2023.
Di recente il Ceo di Alphabet – la holding che controlla Google – Sundar Pichai ha spiegato che Waymo mira anche al mercato delle auto private. Dunque il business non si concentrerà soltanto sui suoi robotaxi, peraltro in espansione negli USA a seguito delle partnership con altre società come Uber.
Toyota, che negli ultimi anni ha deciso di investire sul settore smart city col progetto Woven City in Giappone, è interessata al comparto della guida autonoma. Waymo è già presente in Giappone, dove i suoi robotaxi hanno siglato un accordo con Go per servire i passeggeri a Tokyo. Nota di colore finale: il famoso recensore d’auto James May – ex di Top Gear e The Grand Tour – ha fatto un test di Waymo in California e il suo giudizio è stato grossomodo positivo.