Cinque anni fa la casa automobilistica nipponica aveva abbandonato la Spagna dopo la protesta da parte di 3mila operai e Toyota aveva segnato un calo delle vendite del 46,3%. Lo scorso febbraio Nissan aveva provato una fusione con Honda, poi fallita. L’operazione avrebbe dato vita a uno dei più importanti gruppi automobilisti del mondo. Poi c’è stato un momento in cui la stampa economica internazionale, da Bloomberg al Financial Times, riportava la volontà di un non meglio specificato gruppo giapponese di coinvolgere Tesla affinché investisse in Nissan. Adesso la comunicazione ufficiale: la casa automobilistica giapponese taglierà oltre 10mila posti di lavoro a livello globale. Ecco che cosa sappiamo.
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I licenziamenti previsti da Nissan
Dopo aver annunciato il taglio di oltre 10mila posti di lavoro a livello globale, ora il totale, inclusi i licenziamenti precedentemente annunciati, ammonta a circa 20mila dipendenti, pari al 15% della sua forza lavoro, come si apprende dall’emittente pubblica giapponese NHK. Ci ha provato a uscire dalla crisi ma poi ha annunciato che, probabilmente, registrerà una perdita netta record compresa tra 700 e 750 miliardi di yen (4,74-5,08 miliardi di dollari) nell’esercizio finanziario chiuso a marzo, a causa di svalutazioni. Nissan annuncerà i risultati annuali martedì. Nel frattempo, i dirigenti della casa automobilistica nipponica non hanno voluto commentare l’indiscrezione.