La startup slovacca InoBat ha progettato una batteria per droni militari e sistemi aerei senza pilota che si ricarica in soli 15 minuti, a detta dell’azienda. Si chiama “cella E10” e la sua produzione inizierà a partire da settembre. Attualmente, la startup, si trova «in una fase iniziale di collaborazione con selezionati produttori europei di droni», ha dichiarato l’amministratore delegato della startup, Marian Bocek, al media Reuters. Ma come funziona esattamente questa batteria e quale è il suo scopo primario?
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La batteria di InoBat
«Stiamo collaborando con produttori di droni che necessitano di una soluzione europea per batterie tecnologicamente superiori», ha spiegato l’a.d. Bocek. InoBat ha dichiarato che la cella E10 si ricarica in meno di 15 minuti, può gestire un carico utile superiore del 40% e offre un’autonomia di volo superiore del 60% rispetto alle celle attualmente disponibili sul mercato.
Bocek ha affermato che si tratta di una «evoluzione naturale» per InoBat, «guidata dalla domanda di batterie europee ad alte prestazioni sia nei mercati della difesa che in quelli dei droni industriali». Il produttore cinese di batterie Gotion detiene una quota del 10% in InoBat, che a oggi ha raccolto oltre 400 milioni di euro, e le due aziende hanno una joint venture che inizierà a produrre batterie per veicoli elettrici per Volkswagen nel 2027.
Bocek ha anche riferito a Reuters che il business delle batterie per droni è separato dalla joint venture con Gotion ed è pienamente conforme ai requisiti della catena di approvvigionamento della NATO.
Chi ha riconvertito la produzione?
In precedenza, l’azienda slovacca si era concentrata sulle batterie per veicoli elettrici e per velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale ma mentre l’Europa cerca di aumentare la produzione di carri armati, radar e armi in seguito alle richieste del presidente Trump, alcune aziende hanno iniziato a riconvertire impianti automobilistici per la produzione militare.
Rheinmetall, il più grande produttore di munizioni d’Europa, è un esempio. La storica azienda tedesca ha annunciato che riconvertirà due stabilimenti di componenti automobilistici per la produzione di equipaggiamenti per la difesa, mentre la francese Europlasma, che anche si occupa di munizioni, sta rilevando una fonderia precedentemente di proprietà di una casa automobilistica francese.