Non si conosce il numero esatto delle persone licenziate, ma Bloomberg ha riportato la notizia di un nuovo taglio che riguarda Nike. Questa volta a essere impattati dalla decisione sono i profili che operano nella divisione tech della società di Beaverton, nell’Oregon, da tempo in difficoltà finanziarie e di mercato. Nel 2024 la spending review interna prevedeva un taglio dei costi di 2 miliardi di dollari.
Nike, il motivo dei nuovi licenziamenti
Nike ha deciso di tagliare nella divisione tech le cui mansioni saranno affidate a fornitori terzi, con l’evidente obiettivo di ridurre gli oneri a carico della multinazionale dello sport. Nell’ottobre 2024 è entrato in carica il nuovo Ceo Elliott Hill proprio per sistemare una situazione non rosea per il brand. Pochi mesi prima che diventasse ad la società ha tagliato il 2% dell’organico globale (all’epoca era di quasi 84mila persone).
Negli ultimi cinque anni le azioni di Nike hanno perso quasi il 45% in Borsa. Pur essendo uno dei marchi sportivi più iconici, i numeri dicono che la concorrenza ne sta erodendo la quota di mercato. Secondo gli esperti è mancata innovazione e ciò ha provocato un generale rallentamento. Con il nuovo corso di Hill l’obiettivo è stato anzitutto rivedere il management interno. Oggi i competitor di Nike sono realtà come New Balance e On.
I licenziamenti nel tech: tutti i numeri
La notizia dei licenziamenti nella divisione tech di Nike si aggiunge alle altre che da tempo riportiamo su StartupItalia e che coinvolgono in generale tutto il comparto innovazione tra Stati Uniti ed Europa. Dal 2020 a oggi l’anno con più tagli al personale è stato il 2023, con 430mila persone costrette a fare gli scatoloni. Nel 2024 la cifra è scesa a 239mila e le proiezioni sul 2025 sono di 195mila licenziamenti.